Solo uno spareggio per il secondo posto, nientaltro. Questo il senso che Spalletti dà a Juventus-Roma in programma alle 20,30 allOlimpico di Torino. Dunque, né tappa di eventuale avvicinamento allInter di Oriali il superbo («la vetta gli dà alla testa») e neppure un allenamento in vista della più importante partita di martedì sera contro il Real Madrid, orfano di Schneider, Pepe e (ottima cosa) Robinho. Ma prima di dare uno sguardo allo scivoloso calendario da qui al derby del 19 marzo il mister torna sul ds interista in vena di sbruffonerie dalta classifica, e al «Non è colpa nostra se la Roma perde 3-0 a Siena», ribatte con: «Il silenzio è doro...».
«Abbiamo davanti un periodo che può dare senso compiuto alla stagione - annuncia orgoglioso lallenatore -, tutto quello che abbiamo costruito in questi tre anni ce lo giochiamo, dobbiamo vincere anche contro gli invidiosi dItalia».
La squadra di Ranieri fa paura, soprattutto dopo il recupero di Camoranesi, il faro tecnico dei bianconeri. «La Juve di oggi è forte quanto quella di ieri, viene da un periodo difficile, ma ha ritrovato i campioni del mondo e la loro qualità». Nessuna preoccupazione, invece, per le condizioni di Pizarro e Taddei. «Rodrigo oggi lo volevo tenere a riposo, poi ha deciso di allenarsi e ha fatto bene.
Probabile formazione. Doni; Panucci, Ferrari, Mexes, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Mancini, Giuly, Taddei; Totti.
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