
da Riccione
Franco il lungo viaggio, s'intitola così il film che Raiuno sta preparando sul grande cantautore siciliano. Franco Battiato rivivrà sullo schermo grazie al volto e al corpo di Dario Aita il cui nome è stato svelato proprio ieri all'Italian Global Series Festival in programma fino a domenica tra Rimini e Riccione: "È un onore e un onere perché c'è sempre un misto di felicità, di preoccupazione e di responsabilità nell'interpretare personaggi veramente esistiti. Come in questo caso, in cui è la prima volta che mi capita un personaggio così amato dal grande pubblico", dice l'attore nato anche lui in Sicilia, ma a Palermo (Battiato era della provincia di Catania). È un momento di svolta per lui che è reduce dal grandissimo successo di Parthenope di Paolo Sorrentino in cui ha interpretato Sandrino, da sempre innamorato della protagonista, nata dalle acque di Napoli.
La regia di Franco il lungo viaggio, le cui riprese sono previste a partire da metà ottobre e la messa in onda su Raiuno nel periodo successivo a quello del Festival di Sanremo, è di Renato De Maria che, in passato, ha realizzato il documentario musicale Caterina Caselli - Una vita, cento vite. La sceneggiatura invece è di Monica Rametta che, sempre per Raifiction, ha scritto Io sono Mia su Mia Martini e La bambina che non voleva cantare su Nada. Ma, in questo caso, il processo non è stato proprio automatico: "All'inizio ricorda la sceneggiatrice questo film non lo volevo fare perché di Battiato si sa poco, ad esempio della sua vita privata. Per dire, rendere più drammatica la vita di Mia Martini, così piena di avvenimenti, era stato più facile. Poi ci ho ripensato e mi sono data due mesi di ricerche e di approfondimenti. Mi hanno aspettato e così, dopo aver parlato con tanti suoi amici, aver letto libri, essere stata nella sua casa di Milo, ho avuto l'illuminazione".
Grazie alla produzione di Casta Diva, con Francesca Chiappetta che ha seguito e agevolato anche l'incontro con la nipote del cantautore Cristina Battiato, Monica Rametta ha messo insieme i tasselli del puzzle Battiato trovando "una chiave di lettura non molto canonica come non lo era lui". Così, aggiunge, "mi sono ritrovata io e lui, insieme e da soli e ho capito che bisognava raccontare un uomo che per andare avanti si è guardato molto dentro". Ecco allora un Franco Battiato "alla ricerca continua di qualcosa di alto e di altro. Il cammino spirituale di un uomo che è riuscito a trasformare e a trasformarsi nella musica e ha creato, in modo sublime, tutte le sue opere". Da una parte dunque il racconto di un mistico ma, dall'altra, scorre quello di un figlio, con il rapporto con la madre, e di un uomo, diversamente da quello che si può pensare, "molto simpatico, tutt'altro che serioso, era ironico e raccontava barzellette. Anche il suo approccio con la musica era leggero. Prima dei concerti cenava tranquillamente al ristorante e poi, con semplicità, si alzava e andava a suonare".
La ricerca del protagonista è stata lunga anche perché, racconta Leonardo Ferrara capostruttura di Raifiction, "appena è iniziata a diffondersi la voce di un film Rai su Battiato sono arrivate spontaneamente tante proposte dagli attori che inviavano selftape. Un giorno il regista, Renato De Maria, ci dice di averne ricevuto uno speciale che abbiamo fatto vedere anche alla nipote di Battiato. Ci siamo tutti commossi". Arriva così Dario Aita che ha fatto un provino su canto (nel film interpreterà lui tutte le canzoni) e uno su parte: "Il primo è stato con Prospettiva Nevskij chiesto dalla produzione, poi ho scelto il brano L'ombra della luce che era un pezzo che non conoscevo e che ancora oggi mi commuove perché è una preghiera che non avevo mai avuto il coraggio di fare", racconta l'attore classe 1987.
C'è anche un aneddoto curioso su questa fase di provini: "Mi ero portato una cassa e il microfono per cantare L'ombra della luce ma funzionava male e, nell'attesa che un tecnico la sistemasse, ho cantato Stranezza d'amuri a cappella". Ed è stato così convincente che Monica Rametta ha deciso di inserire anche questo brano nella sua sceneggiatura.