Strasburgo - Il Parlamento europeo ha approvato con 46 sì, 8 no e nessun astenuto la risoluzione sul caso di Cesare Battisti, nella quale dice di confidare che il riesame della decisione da parte del Brasile tenga conto della sentenza emessa da uno Stato dell’Ue "nel pieno rispetto dei principi di legalità su cui si fonda l’Unione europea".
L'indicazione dell'europarlamento La risoluzione presentata dai gruppi del Ppe, Pse, Liberaldemocratici e Uen è stata posta in votazione dopo che la socialista Martine Roure e il verde Gerard Onesta avevano sollevato la questione della scarsa presenza di deputati al momento del voto. Onesta ha anche avanzato l’ipotesi di un rinvio della votazione, al quale si è opposto Mario Mauro (Fi) e che non è stato preso in considerazione dalla presidente di turno della seduta. Nella risoluzione si afferma che il Brasile ha concesso lo status di rifugiato a Battisti e ha negato la sua estradizione, "sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti". Gli eurodeputati ritengono che questa decisione "può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell’Unione europea, la quale è fondata, tra l’altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità" e rilevano che "le relazioni economiche, commerciali e politiche tra il Brasile e l’Unione europea sono ottime, in continua espansione e basate, tra l’altro, su principi condivisi quali il rispetto dei diritti umani e la preminenza del diritto". L’assemblea di Strasburgo sottolinea come il Brasile stia assumendo "un ruolo di spicco a livello internazionale» col pieno sostegno degli Stati Ue, come dimostra la sua partecipazione al G20 di novembre, e auspica che «le autorità brasiliane possano prendere una decisione basata sui principi comuni che il Brasile e l’Ue condividono", sottolineando che "il partenariato tra l’Ue e Brasile è fondato sul riconoscimento reciproco che entrambe le parti rispettano la legalità e i diritti fondamentali, compreso il diritto alla difesa e il diritto a un processo giusto ed equo".
Un minuti di silenzio per le vittime La plenaria del Parlamento europeo si è fermata per un minuto di raccoglimento, in memoria delle vittime dell’ex terrorista Cesare Battisti, durante il dibattito in Aula sulla risoluzione relativa alla controversia fra Italia e Brasile per la sua estradizione. Il minuto di silenzio è stato chiesto in modo irrituale dalla capo delegazione di An, Roberta Angelilli, che ha chiesto di utilizzare il suo tempo di parola per questo omaggio.
La richiesta è stata rispettata da tutti, compresi la rappresentante della Commissione europea, (la responsabile dell’Agricoltura, Mariann Fischel Boel) e la presidente di seduta. Tutti i presenti (pochi, in verità) si sono alzati in piedi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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