da Londra
Venerdì sera la Bbc non ha potuto mandare in onda uninchiesta sullo scandalo che sta facendo tremare il governo Blair, cioè la presunta «vendita» di poltrone alla Camera dei Lord fatta dal partito laburista del primo ministro Tony Blair in cambio di generosi prestiti al Labour durante la campagna elettorale per le politiche del 2005.
Il procuratore generale lord Goldsmith ha emesso uningiunzione che ha bloccato la trasmissione del reportage, che avrebbe dovuto essere trasmesso nelledizione di «10 OClock News», appena unora prima dellinizio del programma. La decisione, ha detto il procuratore, è stata presa dintesa con la polizia per evitare che la diffusione di notizie riservate potessero compromettere le indagini ancora in corso.
Si tratta di una decisione senza precedenti, che sta suscitando un terremoto politico, soprattutto per il fatto che in Gran Bretagna il procuratore generale è nominato direttamente dal governo, ricopre incarichi che in altri Paesi sarebbero di competenza del ministro della Giustizia e partecipa regolarmente alle riunioni dellesecutivo.
La Bbc ha replicato al «bavaglio» del procuratore generale affermando che anche in questo caso dovrebbe prevalere linteresse del pubblico a conoscere i fatti, anche attraverso la diffusione del reportage. Nelle stesse ore in cui usciva la dichiarazione di Goldsmith, una quasi identica dichiarazione è stata diffusa anche dagli inquirenti, i quali precisavano che la richiesta di bloccare il programma era stata avanzata dagli stessi investigatori nel timore che alcune notizie potessero compromettere le indagini in corso.
Sempre venerdì sera, sir Menzies Campbell, leader dei liberaldemocratici nonché avvocato, ha fornito una sua personale spiegazione di quanto è accaduto. «Evidentemente il procuratore ha quantomeno contemplato la possibilità che in seguito al programma potesse essere formulata qualche accusa», ha dichiarato Campbell ai giornalisti di Bbc2s Newsnight a proposito dellingerenza del procuratore Goldsmith. Se linterpretazione del leader del secondo partito dopposizione sia vera non lo sapremo mai, ma certo è verosimile.
Il governo di Tony Blair era a malapena riuscito a far dimenticare ai suoi elettori le controverse decisioni sulla guerra in Irak, quando lo scandalo dei finanziamenti in cambio di onorificenze lo aveva di nuovo travolto. Scatenato in seguito a una denuncia presentata da un membro del partito nazionalista scozzese, il caso si era poi allargato a macchia dolio, coinvolgendo non solo alcuni dei più importanti uomini daffari del Paese, ma soprattutto membri del partito molto vicini a Tony Blair. Lo stesso primo ministro è stato sentito due volte dalla polizia, anche se solo come testimone.
Dallinizio dellinchiesta la polizia ha interrogato più di cento persone.
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