La beffa alla Cri «minaccia» la Sanremo

Nell’uovo di Pasqua, un debito da 19mila euro. È la terribile sorpresa che si sono trovati i volontari della Croce Rossa di Rossiglione. E con loro tanti altri volontari impegnati in 19 comitati locali sparsi per la Liguria. Il consiglio di Stato ha infatti ribaltato la sentenza del Tar, autorizzando il comitato nazionale della Croce Rossa Italiana a farsi ripianare lo spaventoso deficit accumulato dalle varie sedi locali. Chi ha dilapidato il patrimonio, di fatto, potrà rientrare facendo pagare i suoi errori a chi ha sempre fatto tutto per bene.
Una notizia terribile per i comitati locali e quello di Rossiglione in particolare. I volontari, guidati dal presidente Bruno Pastorino, appena prestato l’ennesimo soccorso a un motociclista che si era schiantato sulla Statale per Tiglieto, hanno deciso di dare vita a una forte protesta. Hanno provato a occupare la strada sulla quale sarebbe passata la Milano-Sanremo. Dopo un breve colloquio con i carabinieri di Arenzano, hanno fatto prevalere il senso di responsabilità, ritirandosi poco prima del passaggio dei ciclisti. «Siamo fatti così - spiega Pastorino -. Alla fine non vogliamo creare problemi. La gente ci ha visto, ci ha capito. Solo quella sentenza del consiglio di Stato proprio non si può capire.

Un grave problema, come facciamo a spiegare ai nostri concittadini che ci aiutano, che ora dobbiamo caricarci di debiti per dare i loro soldi a Roma? La gente ci sostiene, ma sostiene noi, come le altre pubbliche assistenze, perché sanno che siamo sempre pronti ad aiutarli. Roma non c’entra».

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