Beffa La sinistra regala il 30 giugno ai neofascisti

Beffa La sinistra regala il 30 giugno ai neofascisti

Mentre cantavano e ballavano in piazza ripetendo la solita filippica sul presidente del Consiglio piduista che limita la libertà di stampa, gli unici neofascisti d’Italia si sono fatti il loro congresso indisturbati senza che nessuno urlasse sotto le loro finestre. A poche centinaia di metri dalle manifestazioni di celebrazione alla rivolta genovese del 30 giugno 1960, in piazza Giusti a san Fruttuoso la Federazione provinciale di Forza Nuova discuteva il nuovo assetto del movimento di estrema destra.
Una beffa per chi ieri urlava un generico «Morte al Fascio» in piazza della Vittoria e, per giorni, si è lamentato del convegno promosso dall’associazione «Destra Domani» di Gianni Plinio fino a minacciare fisicamente chi si sarebbe presentato all’hotel Bristol a parlare dell’altro punto di vista di ciò che accadde a Genova cinquant’anni fa.

Anche ieri l’assessore regionale Enrico Vesco si lamentava del fatto che il convegno dell’esponente Pdl Gianni Plinio non fosse stato bloccato dal Prefetto, ma sia stato annullato perché la struttura che lo doveva ospitare ha evocato la concessione della sala: «Contento che quella riunione sia stata annullata - ha detto l’esponente del partito dei Comunisti italiani - ma appare incredibile che non sia stato il Prefetto a vietare un incontro (...)

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