A un bel Genoa manca solo la Nord per vincere

A un bel Genoa manca solo la Nord per vincere

Se le aquile osano lassù, verrebbe da chiedersi perché i Grifoni svolazzino a quote decisamente inferiori. La prima partita del 2011 regala al Genoa una bella dose di autofiducia conquistata un minuto dopo l’altro, quando la squadra di Ballardini mette alle corde la seconda forza - e vera rivelazione - del campionato.
Il primo tempo sembra promettere bene: dopo 90 secondi un’occasione per parte, con Rossi che mette alto di poco ed Eduardo che si supera vedendosi Floccari tutto solo davanti. Doppia illusione. Al fischio di metà gara si arriva solo con qualche chiusura provvidenziale di Kaladze in giornata super, e un gran gesto di Biava che ripara almeno a una delle sviste dell’arbitro Romeo, che poi si supera chiudendo il tempo mentre Criscito calcia verso la porta.
La ripresa è un’altra partita. Si apre con un lampo di Hernanes, solo in mezzo al campo che avanza e dal limite centra il palo a Eduardo battuto. È la scarica che sveglia il Genoa. Dal 10’ al 19’ la Lazio viene stordita, surclassata, chiusa nell’area piccola con Muslera che si esalta. Prima Radu toglie un gol fatto dalla testa di Toni e manda in corner. Battuto, palla in area, poi a Janokovic che dal limite batte di precisione: altra deviazione. Corner e mischia in area con la palla che non vuole entrare. Alla fine torna fuori area dove c’è ancora Jankovic che trova Muslera prontissimo: la respinta arriva sui piedi di Toni che è in fuorigioco di qualche centimetro. Passa qualche decina di secondi, ancora una punizione per il Genoa e il serbo ci riprova, ma è ancora il portiere laziale a salvare. Il neo trequartista ispira la squadra, Destro s’invola e serve Toni che colpisce a botta sicura, ma Biava e Lichtsteiner rimpallano il tiro scontrandosi tra loro. Ancora Jankovic in cattedra: mette Rossi solo davanti a Muslera che chiude alla disperata. Fino alla fine ci provano pure Mesto e Kaladze, ma resta lo 0-0.
6.5 EDUARDO
Ha la stessa percentuale di Muslera: 100 per cento nel rapporto tiri/miracoli. Ma ne deve fare «solo» uno.
6 MESTO
Prenderebbe la sufficienza abbondante se a volte non dimostrasse di poter fare molto meglio.
7 KALADZE
Centrale e portiere aggiunto: con testa e gambe para tutto.
6.5 DAINELLI
Inizia cercando Ranocchia dietro di sé. Ma chiude alla grande
6 CRISCITO
È l’immagine del Genoa: capisce un po’ tardi di non aver nulla da temere
5.5 ROSSI
Due occasioni sprecate segnano una gara per il resto sufficiente
6.5 RAFINHA
Primo tempo da migliore in campo. Ma alla fine c’è sempre.
6 MILANETTO
Quando la partita si accende lascia fare agli altri. Ma i suoi più quotati avversari non si vedono proprio.
7 JANKOVIC
Diesel per entrare in partita, venti minuti da benzina super, verde come la speranza di allungare l’autonomia. (41’ st Moretti sv)
7 DESTRO
Ci potrebbe stare un mezzo voto in meno per l’inizio, ma mostra spunti irresistibili. (44’ st Boakye sv)
6 TONI
Quelli che sembrano gol mangiati, sono miracoli degli avversari.
6.5 BALLARDINI
Peccato per l’eccesso di prudenza. Soprattutto nel finale.
4 GRADINATA NORD
Di stima.

Meriterebbe pure meno chi pretende impegno da Toni e compagni ma si lascia solo svegliare per una decina di minuti dalla squadra che gioca una delle migliori partite dell’anno. E alla fine, c’è anche chi ha il coraggio di fischiare.

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