Torna libero Mohamed Shahin. L'imam di Torino ha lasciato il Cpr di Caltanissetta in applicazione della decisione della Corte di Appello di Torino che si è pronunciata per la cessazione del suo trattenimento nella struttura. All'imam è stato consegnato un permesso di soggiorno provvisorio emesso dalla Questura di Caltanissetta.
La Corte d’Appello di Torino, infatti, ha disposto la cessazione del trattenimento dell'imam nel Cpr di Caltanissetta. I giudici hanno accolto uno dei ricorsi presentati dalla difesa, ritenendo che, anche alla luce di nuova documentazione acquisita agli atti, non emergano elementi tali da configurare un pericolo per la sicurezza dello Stato o per l’ordine pubblico. Shahin era stato destinatario di un decreto di espulsione firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Cessazione del trattenimento nel Cpr
Fra i "nuovi elementi" che erano stati presentati dagli avvocati dell'imam figuravano l'archiviazione immediata, da parte della procura di Torino, di una denuncia per le frasi che l'uomo aveva pronunciato lo scorso ottobre durante una manifestazione Pro Pal. Le frasi sul 7 ottobre, pronunciate durante un intervento a una manifestazione, sono state ritenute "diritto di opinione". L'imam era stato fermato lo scorso 24 novembre e trasferito nel cpr di Caltanissetta perché destinatario di un provvedimento di espulsione, firmato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, per le frasi pronunciate in occasione di una delle manifestazioni pro pal in piazza Castello, secondo cui quanto accaduto il 7 ottobre, giorno della strade di Hamas, "non fu violenza".
La pronuncia riguarda esclusivamente il trattenimento e non incide sul decreto di espulsione, che resta ora al vaglio del Tribunale amministrativo regionale del Lazio.
Parallelamente sono pendenti altri
due procedimenti sulla posizione di Shahin in Italia: il ricorso contro la revoca del permesso di soggiorno, affidato al Tar del Piemonte, e il giudizio sulla domanda di asilo, di competenza del tribunale di Caltanissetta.