La Bella e la bestia, com’è difficile resistere ai morsi dell’amore

«Twilight» di Stephenie Meyer: la relazione impossibile fra una ragazza e un vampiro

Ci si può innamorare di un vampiro? È possibile se si chiama Edward Cullen come il protagonista di Twilight, strepitoso romanzo d’esordio di Stephenie Meyer. Uscito negli Stati Uniti un anno fa, è stato pubblicato recentemente dall’editore italiano Lain (pagg. 412, euro 16,50, traduzione di Luca Fusari), superando in brevissimo tempo le diecimila copie. Edward, infatti, non solo è bellissimo, ma trasmette fascino, sensibilità, intelligenza. Così, quando la diciassettenne Bella Swan, introversa e insicura ragazza alla ricerca della propria identità, si trasferisce dal padre nella nebbiosa cittadina di Forks, nello Stato di Washington, l’amore esplode con tutta la sua forza. Poco interessa a Bella che Edward sia un vampiro. Avventata e generosa, supera i mille ostacoli posti dalle circostanze esterne, attratta dall’esigenza di una vita epica, dall’estatica consapevolezza di un’eternità oltre l’individuo.
Nessuno prima di Bella ha riconosciuto la vera natura di Edward, anche se la sua carnagione bianca, lucida e gli occhi dal colore cangiante rivelano il mistero della sua origine. Ma, come avviene quando si ama, lo sguardo supera l’apparenza per cogliere l’intima essenza dell’amato. Trascinata dalla forza del suo sentimento, niente appare impossibile alla ragazza la quale, pur di restare unita a Edward, è disposta in un immediato futuro a subire la dolorosa trasformazione in vampiro. Nessuno sa quale sarà la fine di questa storia appassionante il cui seguito intitolato New Moon è già uscito negli Stati Uniti.
L’atmosfera in cui si muovono Bella ed Edward è un mix di mistero e realismo, pervaso da una fortissima tensione erotica nella quale il loro rapporto si dilata nella tradizione popolare e letteraria del grande amore neoromantico. Forse è eccessivo ricordare il mito di Tristano e Isotta, ma il sogno d’amore dei due protagonisti non ha niente di superficiale, bensì ha l’inconsueta bellezza di una nascosta innocenza interiore. Il colloquio tra i due è continuo e forse proprio la capacità di comunicare anche attraverso l’oscurità e il silenzio rende coinvolgente la loro storia.
Il successo di questo romanzo, dal quale verrà presto tratto un film (con conseguente acceso dibattito su chi debba interpretare il ruolo dell’affascinante vampiro), rivela la sete di valori e sentimenti presente in molti giovani.

Se davvero esiste una «generazione emo», come si dice da tempo nell’ambito della letteratura giovanile, cioè di giovani che pongono al centro delle loro esperienze sentimenti ed emozioni, questo non può essere che un segnale positivo.

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