da San Paolo (Brasile)
Lo aveva annunciato in unintervista: con un peso di 46 chili si sentiva grassa, e aveva smesso di mangiare. Ossessionata dal peso e dalle esigenze del lavoro di modella, Ana Carolina Reston è morta di infezione generalizzata in conseguenza dellanoressia e della bulimia.
Tre mesi fa era morta di privazioni, in passerella, la modella uruguaiana Luisel Ramos, di 22 anni. Il padre aveva rivelato che non mangiava da cinque giorni. La morte di Ana Carolina rinfocola le polemiche sulla magrezza delle modelle al limite della patologia, che ha spinto questanno il governo spagnolo a proibire che si presentino in pubblico con un peso inferiore al minimo raccomandato dallOrganizzazione mondiale della Sanità, 56 chili per un metro e 75. Ana Carolina era alta un metro e 72, e aveva sfilato lultima volta, in Giappone, con un peso di 42 chili. Un mese dopo, due giorni fa, è morta con un peso corporeo di 40 chili e una pressione di 30-50.
«Quando lho vista per lultima volta mi sono spaventata», ha detto la madre della modella, Miriam Reston. «Era sempre stata ossessionata dal peso, ma adesso sembrava malata, tantè vero che lagenzia per la quale lavorava ultimamente, LElite, laveva messa in trattamento da uno psichiatra, ma lei spesso non andava alle sessioni, perché temeva che non la chiamassero più se riprendeva qualche chilo».
«Ana Carolina mangiava ogni tanto un pomodoro, una mela o una fetta di cocomero, ma anche con quel poco nello stomaco dopo un quarto dora andava in bagno e vomitava», ha raccontato Dani Grimaldi, la cugina con la quale Ana Carolina condivideva un appartamento a San Paolo e la carriera di modella. «Non accettava di essere malata, e se si provava a insistere, finiva per allontanarsi». Che la magrezza fosse ormai patologica lo si deduce dallintervista rilasciata dalla modella 21enne nellaprile scorso al maggior quotidiano brasiliano, la Folha de S.Paulo, proprio sul tema della magrezza delle modelle: «Attualmente peso 46 chili e mi sento grassa, mi rendo conto di avere una visione distorta di me stessa», aveva detto Ana Carolina, annunciando che aveva «smesso di mangiare». Questa coscienza di sé si è evidentemente affievolita al punto di portarla a essere ricoverata il 25 ottobre scorso, talmente deperita che tutti i trattamenti durgenza non sono riusciti a salvarla.
Il quotidiano la «Folha de S.Paulo», in quelloccasione, aveva stilato una lista di 56 blog e 122 pagine della comunità online Orkut, solo in Brasile, che facevano lapologia dellanoressia, e di questi, il 67% era di ragazzine tra 13 e 17 anni. Proprio letà in cui anoressia e bulimia possono avere le conseguenze più gravi: anche ritardo mentale e danni agli organi principali. Tra le persone più famose colpite da anoressia e bulimia ci fu Karen Carpenter, cantante dei Carpenters, morta a 32 anni nel 1983, e la principessa Diana.
La madre di Ana Carolina, dopo la morte della figlia, ha lanciato un appello ai genitori delle modelle: «Prendetevi cura delle vostre figlie. Non cè grande griffe che valga la loro vita».
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