Bagno in piscina, attenzione ai batteri: quali infezioni si rischiano e come prevenirle

In estate nulla è più ritemprante di un bel tuffo in piscina, ma occhio alle infezioni. Ecco come fare per ridurre i rischi

Bagno in piscina, attenzione ai batteri: quali infezioni si rischiano e come prevenirle
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Con il caldo di questi giorni molti di noi cercano sollievo facendo lunghe nuotate in mare, o in piscina. Proprio su quest'ultima vogliamo concentrare la nostra attenzione. Per quanto sia assolutamente da ritenere una valida alleata in questo periodo dell'anno, è bene non sottovalutare mai il problema delle infezione batteriche, che purtroppo possono presentarsi.

Le piscine pubbliche, in realtà, possono essere un ricettacolo di germi e batteri se non debitamente trattate. In acqua, dunque, possono nascondersi delle insidie. Ecco perché è importante non abbassare la guardia e prendere le dovute precauzioni. Gli esperti infatti confarmano che negli ultimi 25 anni la piscina è stata una uno dei più comuni luoghi di trasmissione di patologie di natura intestinale. Sarebbe infatti un ottimo veicolo per il cryptosporidium, un parassita capace di provocare delle serie gastroenteriti, con vomito, diarrea, crampi e deperimento. Bastano piccolissime quantità di materiale fecale in piscina per scatenare una potenziale epidemia.

Per scongiurare il contagio è importante non ingerire mai l'acqua della piscina, per quanto difficile. Pare che un adulto ingerisca circa 21 millilitri d'acqua all'ora quando si trova in piscina; un bambino ne ingerisce 49 millilitri. Il consiglio è quello di evitare di fare il bagno nei momenti in cui la piscina è più affollata.

Altri patogeni in grado di scatenare infezioni sono lo stafilococco, capace di causare infezioni della pelle e dei tessuti molli. Occhio anche ai funghi, spesso presenti negli spogliatoi, dove trovano un ambiente caldo e umido. Batteri e funghi possono inoltre causare quella che è stata ribattezzara come otite del nuotatore, un'infezione del condotto uditivo esterno dovuta al ristagno di acqua nell'orecchio. Altri microrganismi pericolosi sono i parassiti acanthamoeba che causano danni agli occhi, e il batterio legionella, che può portare all'insorgenza di polmoniti anche gravi.

Per fortuna si tratta di eventi abbastanza rari.

Le piscine pubbliche sono ben controllate, e la disinfezione con il cloro rende l'acqua pura al 100%. Il cloro limita di molto la circolazione batterica. Si tratta di un valido alleato dal lontano 1903, quando venne impiegato per la prima volta negli Stati Uniti.

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