Benessere

Manicure in gel, elevato rischio di tumori alla pelle: ecco lo studio

L'esposizione alla luce ultravioletta degli essicatori può provocare mutazioni del Dna anche dopo poche sedute

Manicure in gel, elevato rischio di tumori alla pelle: ecco lo studio

L'essicatore a emissione ultravioletta utilizzato nella manicure in gel può provocare tumori alla pelle. I risultati di uno studio recentemente condotto dall'Università della California - San Diego, e quindi pubblicato da Forbes, provano quindi i danni alla salute che deriverebbero dall'utilizzo degli apparecchi in genere usati per solidificare e fissare le sostenze chimiche applicate sulle unghie: danni riscontrabili sul Dna umano proprio a causa dell'esposizione ai raggi Uv

Il pericolo

Come spiegato dall'autore dell'articolo William A. Haseltine, professore alla Harvard Medical School che ha dedicato la sua vita proprio allo studio della relazione causale tra l'uso di strumenti abbronzanti a luce ultravioletta e l'insorgere di tumori alla pelle, un legame peraltro oramai da tempo ben documentato, si sono da sempre sottovalutati i rischi di suddetti essicatori. Nei famosi lettini abbronzanti lo spettro di luce utilizzato è di 280/400 nm, mentre negli asciugatori per unghie di 340/395 nm.

Con l'obiettivo di valutare i rischi dell'esposizione a quest'ultimo spettro di luce, i ricercatori universitari hanno usato un modello Melody Susie a 54 watt composto da sei lampadine Uv, che lavora su lunghezze d'onda tra 365/395 nm. Sono state effettuate delle sessioni da 20 minuti ciascuna su tre differenti linee cellulari di mammiferi, riproducendo un'esposizione acuta e una cronica. Nel primo caso sono state effettuate delle esposizioni consecutive con distanza di un'ora l'una dall'altra, nel secondo un'unica esposizione da 20 minuti quotidiana per tre giorni consecutivi.

Morte cellulare

Ebbene in entrambi gli esperimenti si sono verificati morte cellulare, danni e mutazioni al DNA e disfunzione mitocondriale, con effetti più devastanti nelle cellule che avevano subito l'esposizione cronica. In una singola esposizione da 20 minuti a luce ultravioletta si è arrivati alla morte cellulare del 20/30% dei campioni, mentre dopo tre esposizioni consecutive si è saliti fino al 65/70%. Grazie al profilo genomico è stato individuato un elevato livello di mutazione somatica nelle cellule che hanno subito l'irradiazione: mutazioni ritenute dagli esperti sovrapponibili a quelle che contraddistinguono lo sviluppo di un melanoma. Ciò significa che anche l'esposizione prolungata alla luce Uv delle mani durante l'asciugatura dello smalto può favorire l'insorgere di tumori, ed ecco il perché dell'allarme.

Se ciò non bastasse, i ricercatori hanno addirittura rilevato i chiari segnali di danni ai leucociti che vengono colpiti dalla luce nel loro passaggio all'interno dei capillari delle mani.

Per valutare la portata di quest'ultima scoperta sarà ovviamente necessario effettuare degli studi mirati e più approfonditi.

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