Maddalena Camera
nostro inviato a Berlino
Saranno commercializzati entro marzo anche in Italia i primi tre cellulari con il marchio Benq-Siemens frutto dellunione tra la società taiwanese e il settore mobile del gigante tedesco che il primo ottobre scorso ha ceduto ai cinesi la società che produceva e commercializzava cellulari. Ora toccherà ai cinesi di Taiwan, che producono anche pc, tv a schermo piatto e macchine fotografiche, riportare in auge le vendite. Con il marchio Siemens sono infatti passati a Benq anche gli stabilimenti presenti in Germania e ben 4mila dipendenti che hanno portato la nuova società a quota 7mila occupati con un fatturato di circa 5,6 miliardi di euro. Oggi Benq-Siemens rappresenta il sesto produttore mondiale di cellulari con una quota di mercato pari al 6,9% e lobiettivo dichiarato è di battere i rivali piu prossimi ossia Sony Ericsson presente al quinto posto con una quota di circa il 7%. «Nel 2001 Siemens era al secondo posto mondiale per vendite di telefoni cellulari alle spalle di Nokia ha detto Jerry Wang, amministratore delegato di Benq per il settore cellulari ma restare competitivi in un mercato come quello della telefonia mobile non è semplice. La nostra strategia sarà quella di proporre modelli di design abbinati alla migliore tecnologia cercando di tenere sotto controllo i costi di produzione». E Benq per questo ha potenziato gli stabilimenti presenti in Cina, automatizzando al massimo tutti i processi dei due centri di produzione tedeschi. Quando allItalia lamministratore delegato della controllata italiana Ugo Govigli conta di portare la quota di mercato dal 5 al 7% grazie anche a una serie di accordi con gli operatori.
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