La benzina «infiamma» l’inflazione

Rita Smordoni

Inflazione di nuovo in salita a Roma rispetto al mese scorso. A settembre, infatti, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una variazione dello 0,4 per cento rispetto al mese di agosto, con un aumento dell’1,8 per cento rispetto a settembre 2004. Secondo i dati forniti dall’Ufficio Statistica capitolino, gli aumenti più consistenti si sono registrati per alberghi e altri servizi di alloggio (+12,9 per cento), l’istruzione secondaria (+9,4 per cento), i combustibili liquidi (+5,9 per cento), la formazione professionale (+3,6 per cento), l’acqua potabile (+3,4 per cento) e i carburanti e lubrificanti (+2,8 per cento). Sono invece diminuiti i trasporti marittimi (-10,2 per cento), i trasporti aerei (-9,8 per cento), i pacchetti vacanze tutto compreso (-8,2 per cento), gli stabilimenti balneari (-2,7 per ceto). Lieve aumento per i prezzi di generi alimentari e bevande analcoliche (+0,1 per cento), mentre abiti e calzature hanno visto aumentare i prezzi dello 0,4 per cento. Per un pranzo al ristorante o una colazione al bar, i romani hanno dovuto mettere in conto un aumento dello 0,5 per cento, mentre i servizi sanitari e le spese per la salute, che comprendono anche i medicinali, costano ai romani lo 0,1 per cento in meno rispetto ad agosto.
La situazione è un po’ diversa se prendiamo come riferimento l’indice dei prezzi rispetto a settembre del 2004. Le variazioni più consistenti si osservano per i combustibili liquidi (+23,7 per cento), i trasporti aerei (+17,5 per cento), carburanti e lubrificanti (+13 per cento), pacchetti vacanze tutto compreso (+10,6 per cento), istruzione secondaria (+10,5 per cento), tabacchi (+10 per cento). In diminuzione invece gas (-8,9 per cento), fiori e piante (-8,8 per cento). I listini di abbigliamento e calzature hanno registrato una crescita dell’1,9 per cento, mentre i gruppo di voci «mobili, articoli e servizi per la casa» hanno subito una variazione di +1,8 per cento. In diminuzione i servizi sanitari e le spese per la salute (-2,8 per cento). Prezzi più alti anche per ristoranti e bar, che rispetto a settembre dello scorso anno hanno subito una variazione in positivo del 3,3 per cento. I servizi bancari, nell’ultimo anno, hanno registrato aumenti dell’8,1 per cento, mentre il costo delle polizze assicurative sui mezzi di trasporto continua ad aumentare: +3,8 per cento. Un discorso a parte merita la campagna «Roma spende bene», che riparte da oggi, per la quale si è calcolata la variazione dei prezzi relativa al nuovo paniere, per poi valutarne gli sviluppi dopo l’inizio della campagna.


A settembre, per il complesso dei gruppi di voci di prodotto che comprendono gli articoli inclusi nell’iniziativa promossa dall’Assessorato al Commercio capitolino, rilevati nella media di tutti gli esercizi romani (e non solo di quelli che aderiscono alla campagna), la variazione dei prezzi tendenziale, cioè rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, è del più 0,2 per cento, mentre quella congiunturale, che ha come riferimento il mese precedente, è nulla.

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