RomaI complimenti ad Allegri arrivano via etere. Silvio Berlusconi, dai microfoni di Mediaset Premium, fa subito una promessa al suo allenatore: «Se arriva anche la Coppa Italia, potremo essere generosi, farò un grosso regalo sul mercato, anzi spero di poter fare dei regali anche per essere più competitivi in Europa. Abbiamo fatto tanto per arrivare in alto e ci siamo riusciti. Ora spero di poter rafforzare ulteriormente questa squadra, ma ricordo che la rosa è già molto ben attrezzata e ci ha permesso di resistere in momenti difficili del campionato, quando eravamo falcidiati dagli infortuni, soprattutto nel reparto offensivo, senza Ibra, pato e Inzaghi».
Il premier è emozionato come se fosse la prima volta ed elogia il tecnico toscano: «Finalmente è arrivato questo scudetto e il merito è di tutto il gruppo, tutte le scelte sono state azzeccate: abbiamo trovato un allenatore come Allegri che si è calato subito nello stile Milan come Capello, Sacchi e Ancelotti, lui condivide il nostro modo di intendere il calcio e l'ha trasferito in modo mirabile alla squadra. E anche i nuovi acquisti, tra cui Ibrahimovic, Boateng e Van Bommel, sono stati decisivi. Tutto questo ovviamente costa molto: nel calcio per vincere bisogna spendere tanti soldi e azzeccare le scelte. Adesso pescheremo di nuovo sul mercato sudamericano». E a proposito di mercato, Berlusconi parla di un pezzo da novanta che sta puntando da tempo: «Cristiano Ronaldo è molto difficile: penso che il Real se lo terrà molto stretto». Un pensiero per Moratti e per l'Inter a cui il Milan ha tolto lo scudetto dopo un dominio incontrastato di anni. «Una volta per uno non fa male a nessuno: alla fine parliamo sempre di Milano. Ora dobbiamo cercare di vincere anche la coppa Italia, che è un trofeo che manca nella nostra bacheca da qualche tempo». Un'ultima battuta la dedica a Boban, ora commentatore di Sky: «Tu avevi intenzione di entrare in politica nel tuo paese, non farlo assolutamente», la frase con il sorriso di Berlusconi. Che sulla storia tra Pato e la figlia Barbara, neo dirigente rossonera, dice solo: «Sapete che di queste cose non parlo, dico solo che Pato è un ragazzo serio»..
Barbara, presente ieri all'Olimpico, si fionda in campo e abbaraccia il suo Alexandrea, mentre la squadra festeggia a suon di champagne (tra i più attivi Gattuso e Cassano, ndr) e inonda Allegri. «Questo scudetto è un'emozione fortissima: sono riuscita a centrarlo al mio primo anno al Milan e quindi spero di portare bene», le parole della Berlusconi. Allegri è l'ottavo tecnico a centrare l'obiettivo del titolo di campione d'Italia al primo tentativo. «La svolta è stata l'ultimo derby, se l'Inter ci batteva avrebbe vinto lo scudetto - sottolinea il tecnico toscano -. Il più bello è sempre l'ultimo, sono contento che sia rimasto a Milano e abbia cambiato padrone. A chi lo dedico? A Silvio Berlusconi, i giocatori passano, lui sarà sempre con noi. Un fioretto? Ne ho parlato con Galliani prima della partita di Roma, andremo a piedi al santuario di Montenero». È un Galliani rosso, al limite dell'esplosione. Cassano lo riempie d'aranciata, lui è davvero emozionato. «Gli scudetti sono tutti belli. Fantastico, credo che l'abbiamo strameritato. Siamo partiti a luglio con l'idea dello Scudetto e ce l'abbiamo fatta. Allegri è stato bravissimo, ha gestito benissimo la squadra». Poi Clarence Seedorf: «Siamo felicissimi, grande gruppo grandi amici. La svolta? Ma se è tutto il campionato che siamo davanti!». Gattuso trova il tempo per ragionare: «Uno scudetto inaspettato, ci davano per morti, per vecchi e invece siamo qui a festeggiare. Dicevano che ero vecchio che ormai non correvo più, che non valevo più niente.
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