Roma - Silvio Berlusconi torna ad affrontare, al termine del congresso della Margherita, la questione Telecom. "Io sono fuori da queste cose - premette il Cavaliere - mi hanno riferito Confalonieri e i miei figli che rappresentanti del mondo bancario hanno chiesto a Finivest e Mediaset, ove si realizzasse una cordata di imprenditori italiani, se ci fosse la disponibilità a partecipare. Fininvest, senza nessun interesse altro che il fatto di mantenere un'importante società in ambito italiano, ha detto che a parità di investimenti con gli altri imprenditori, noi siamo disponibili". Ma, precisa il Cavaliere, "se si levano voci che dicono che ci sono conflitti d'interesse e che si fanno cose politiche inaccettabili, Fininvest si tirerà sicuramente indietro senza rimpianto alcuno".
A chi gli chiede se non sia questa una posizione che difende l'italianità dell'impresa, a fronte della libertà del mercato, l'ex premier risponde: "Il mercato è il mercato, se vanno avanti italiani invece che stranieri da italiano lo preferisco, ma senza nessuna intrusione o invasione della politica e del governo nel libero mercato".
La battuta del Cavaliere: sono un poveraccio... "Ormai ho lasciato tutto ai figli, sono un poveraccio. Sono un povero oppositore".
Lo ha detto Silvio Berlusconi, lasciando il congresso della Margherita, e congedandosi con questa battuta dal segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani con cui il Cavaliere si è intrattenuto per qualche attimo nel retro del palco del congresso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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