da Roma
Giù le mani da Mariastella. Avanti tutta con il voto in condotta, lunga vita al maestro unico. Silvio Berlusconi prende carta e penna e si schiera a fianco del ministro Gelmini. Per difenderla dalle polemiche dellopposizione. Ma anche, e forse soprattutto, per proteggerla dal «fuoco amico». Ovvero, dalle critiche non certo velate di Umberto Bossi, che le contesta una sorta di inesperienza. Perché per «capire cosa occorra nella scuola - è il ragionamento del leader leghista e ministro per le Riforme - devi averci vissuto, devi essere stata insegnante, devi aver sentito lodore della polvere». Un attacco mirato, a cui la diretta interessata replica così: «Non voglio alimentare polemiche, per me parla il mio lavoro».
E così, approfittando dellapertura del nuovo anno scolastico, il premier prova a riportare ordine nella squadra di governo. In un messaggio di auguri agli studenti, Berlusconi elogia quindi in maniera chiara loperato della titolare allIstruzione, impegnata per garantire un«educazione di qualità». E lo fa in dieci righe di testo. Quanto basta per far capire a tutti, alleati in primis, che la road map è condivisa appieno da palazzo Chigi.
Il Cavaliere la prende alla larga e, nella prima parte del messaggio, scrive: «Lapertura dellanno scolastico, a partire da oggi (ieri, ndr) dalla Lombardia, è loccasione per rivolgere laugurio mio personale e del governo a tutti gli alunni e alle loro famiglie». Nellauspicio che la scuola «metta i nostri giovani non solo in grado di apprendere tutto quello che è necessario per la loro vita futura, ma possa anche aiutarli e accompagnarli nello sviluppo armonico delle loro persone, permettendo a tutti di conoscere meglio se stessi e quindi di mettere a frutto i propri talenti».
Archiviata la pratica alunni, il presidente del Consiglio si sofferma poi sul ministro di riferimento, a cui augura «buon lavoro». Ma non solo. Berlusconi, infatti, rimarca come la Gelmini si stia «impegnando a fondo per rilanciare la scuola», avendo, come «primo obiettivo», quello di «fornire agli studenti uneducazione di qualità». A seguire i punti chiave del nuovo corso. «In questo quadro - ricorda il premier - rientrano lintroduzione delleducazione civica, del voto in condotta e del ritorno del voto al posto del giudizio». Oltre al «principio del maestro unico», conclude Berlusconi nel suo messaggio, «che non farà certo venire meno il tempo pieno e che verrà ovviamente affiancato dagli insegnanti per lo studio delle lingue».
Fin qui il capo dellesecutivo. Ma le bordate del Senatùr non passano inosservate. E il Pdl si chiude a riccio, schierandosi con la Gelmini. «Non capisco la polemica sul maestro unico per i primi anni delle elementari - commenta il ministro della Difesa, Ignazio La Russa -. È una decisione saggia e già presa dal Cdm, gradita alla stragrande maggioranza dei cittadini». «Il provvedimento - aggiunge il reggente di An - è stato condiviso e addirittura ritenuto urgente (più ancora che dallottima Mariastella Gelmini alla quale esprimo piena vicinanza) da molti ministri, anche leghisti, che in Cdm intervennero in tal senso senza nessuna voce contraria». Si rifà alla propria esperienza personale Gianfranco Rotondi, segretario della Dca e responsabile dellAttuazione del programma di governo: «Se ripenso al mio maestro delle elementari che ci ha seguiti fino a che è vissuto, dico: viva la Gelmini e il suo maestro unico».
Fine dei giochi? Chissà.
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