Roma - «L'abitudine alla demonizzazione dell'avversario, alla calunnia, al rovesciamento della verità è una delle più squallide e tristi abitudini di molti dei nostri avversari». Silvio Berlusconi, in una intervista al Quotidiano Nazionale, torna sulle parole pronunciate dal segretario del Pdci Oliviero Diliberto nei confronti dell'ex premier. «Che poi alcuni ingenui o criminali prendano alla lettera il linguaggio dell'odio predicato da certi cattivi maestri e cerchino di passare all'azione - va avanti il leader di Forza Italia - è purtroppo conseguenza del tutto logica e prevedibile».«Di fronte al riproporsi del pericolo brigatista dice ancora Berlusconi - fa un brutto effetto vedere nefasti protagonisti di quella stagione aggirarsi per il Paese per propagandare le loro idee, e altri ancora sedere nelle istituzioni». «Sono rimasto sconcertato da due cose - conclude l'ex premier - il governo non ha speso una parola di solidarietà nei miei confronti e la stampa ha scritto che ad essere minacciata era una delle mie case, non io. Mi chiedo cosa sarebbe accaduto a parti invertite , cioè se io, da capo del governo non avessi, in una simile situazione, rivolto parole di solidarietà al leader dell'opposizione».
La sinistra sfila? Prodi si dimetta «Non è la prima volta che esponenti di questa maggioranza e di questo governo manifestano contro le politiche dello stesso governo che sostengono o di cui fanno parte. In un Paese normale questa maggioranza avrebbe riconosciuto da tempo di non essere in grado di governare e si sarebbe restituita la parola agli elettori. Ma l'attaccamento al potere prevale su ogni altra considerazione», ha aggiunto ancora Berlusconi. «Questi signori della sinistra - ha continuato - sanno benissimo che se si andasse alle urne, l'elettorato li punirebbe gravemente perchè perchè responsabili dipromesse disattese e di una politica punitiva per l'Italia. Tutti i sondaggi dicono che dalle urne uscirebbe una larga maggioranza per il centrodestra. È quindi comprensibile che il governo delle tasse e delle finte liberalizzazioni non voglia sottoporsi al giudizio dei cittadini. Il problema è che il prezzo di tutta questa situazione lo paga il Paese la ripresa economica già avviata e che rischia di soffocare, la credibilità internazionale dell'Italia così faticosamente raggiunta grazie al nostro governo».
"Sinistra antiamericana" Il no a Vicenza«Il 'nò all'allargamento della base di Vicenza sarebbe un atto grave per il suo valore simbolico e politico - ha evidenziato l'ex presidente del Consiglio - Le ragioni urbanistiche o ambientaliste sono palesemente pretestuose, e comunque non giustificherebbero certo reazioni così vaste e clamorose. Il problema vero è il sentimento anti-occidentale e anti-americano che ancora caratterizza una parte importante della sinistra. È un atteggiamento ideologico - ha proseguito - per loro gli Usa sono il simbolo di quel sistema liberale, basato sul mercato e le libertà civili, che l'ideologia comunista ha sempre voluto distruggere. Per noi l'alleanza con gli Stati Uniti è una scelta culturale e politica imprescindibile, anche al di là del giudizio sui singoli atti di un governo americano».
"Autobomba contro di me? No comment" No comment di Silvio Berlusconi sulle indiscrezioni trapelate ieri a proposito dei dettagli di un
attentato contro di lui che prevedeva tra l'altro l'uso di un'autobomba. «Per me ha già parlato Paolo Bonaiuti - ha detto stasera l'ex premier ai cronisti all'ingresso di Palazzo Grazioli -. Non voglio aggiungere altro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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