Berlusconi: "Ora si impone un cambio urgente di governo"

Il leader della Cdl attacca dopo i risultati dei ballottaggi: "Un risultato eclatante che conferma e rafforza il risultato del primo turno, che segna una sconfitta ancora più netta e pesante delle sinistre, che dimostra la sfiducia crescente e dilagante dei cittadini, anche di sinistra, nei confronti di questo governo, che impone un cambiamento della guida del Paese"

Berlusconi: "Ora si impone un cambio urgente di governo"

Milano - «Un risultato eclatante che conferma e rafforza il risultato del primo turno, che segna una sconfitta ancora più netta e pesante delle sinistre, che dimostra la sfiducia crescente e dilagante dei cittadini, anche di sinistra, nei confronti di questo governo, che impone un cambiamento della guida del Paese che nessuna persona responsabile può non considerare indispensabile ed urgente». Lo afferma il leader di FI, Silvio Berlusconi, in una nota, commentando i risultati dei ballottaggi.

Il tempo della sinistra è finito «Il tempo della sinistra in Europa sta finendo e in Italia è già finito». A dirlo è il leader della Cdl Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente alla Tv della Libertà. Per l’ex premier, infatti, anche l’ultima tornata elettorale conferma che è «finito» il tempo della Sinistra, che «in Italia è duplice. Da un lato - ha spiegato Berlusconi - ci sono Ds e Margherita, che ormai sono di fatto un centro» formato da «professionisti della politica» che si «sostanzia soltanto nella gestione del potere»; dall’altro, ha aggiunto l’ex premier, «c’è il blocco della sinistra vetero-marxista».

Solo nuove tasse «Da loro, dai loro diktat - ha poi detto il Cavaliere - sono arrivati quei provvedimenti del governo che ci hanno angustiato in questo ultimo anno», come le «60 nuove tasse» introdotte per «togliere a chi ha senza dare a chi non ha», ma per rinforzare il potere dello Stato.«Sempre da loro - ha poi aggiunto Berlusconi - sono arrivati anche gli attacchi alla Chiesa» che ricordano «la Chiesa del silenzio di natura leninista». Infine, tra i diktat della sinistra estrema, Berlusconi ha annoverato anche il fatto che «non vengono date sufficienti risorse alle forze dell’ordine per combattere la criminalità, in quanto ritengono che i membri delle forze di pubblica sicurezza siano dei proletari che hanno tradito la loro razza per mettersi al soldo dello Stato Borghese». Per quanto riguarda invece la «fine» del tempo della sinistra in Europa, Berlusconi ha citato «la valanga di voti raccolti in Francia da Sarkozy», cartina di tornasole, secondo l’ex premier, della situazione politica del Vecchio Continente.
"I nostri elettori vogliono il Partito della libertà" «Sento forte, nel nostro elettorato, la volontà di superare le divisioni e arrivare presto a un unico grande partito della Libertà», ha aggiunto il leader azzurro: «La gente ha voglia di partecipare, di dire la propria opinione e la dice in modo semplice, chiaro e diretto. E proprio tra la gente, anche durante quest’ultima campagna elettorale, tra il nostro elettorato, c’è la voglia di superare rappresentanze politiche e differenze, incomprensioni e vincoli che si sono manifestati durante i cinque anni del mio governo».
"Con noi nuova moralità in politica" Per Berlusconi, dunque, «con noi si è introdotta una nuova moralità in politica: prima c’è soltanto quella che diceva di non rubare, con noi è arrivata anche quella, per un partito, di mantenere gli impegni assunti con gli elettori.

Noi siamo riusciti a portare a termine circa l’80% del nostro programma. Il restante 20% non è stato fatto per i veti dei vari partiti. Quello che io credo di aver colto in questa campagna elettorale - ha concluso Berlusconi - è proprio la volontà di superare quelle differenze».

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