Adalberto Signore
da Roma
Questa volta Silvio Berlusconi ha fatto limpossibile per depistare i curiosi. Che fossero cronisti, dirigenti di Forza Italia o soltanto amici. Una strategia che ha funzionato quasi alla perfezione se ancora ieri mattina i suoi più stretti collaboratori davano versioni luna diversa dallaltra. E se persino quei parlamentari con cui si confida più spesso difficilmente lasciavano trapelare qualche indizio. Non tanto per discrezione - almeno questa è limpressione - quanto perché probabilmente neanche a loro è stata fornita una sola versione.
Verso lora di pranzo, però, ci ha pensato Umberto Bossi a diradare un po il mistero. «Berlusconi - dice il leader della Lega durante un comizio a Milano - ha deciso di andare a farsi operare in America, facciamogli un bellapplauso. Se sente gridare la sua Milano probabilmente guarisce prima».
È il Senatùr, dunque, a dare una prima conferma delle notizie che ormai circolano da giorni. Con un certo fastidio, pare, dellentourage del Cavaliere che tanto aveva fatto per cercare di far passare la cosa sotto silenzio. Così, poco dopo le 18 anche Paolo Bonaiuti conferma. «Il presidente Berlusconi - dice il portavoce del Cavaliere entrando a Palazzo Grazioli - è arrivato oggi negli Stati Uniti per sottoporsi ad alcuni accertamenti medici già previsti». Con tanto di auguri in serata di Pier Ferdinando Casini: «Un grande abbraccio, è un amico al quale auguro di ristabilirsi e sono sicuro che lo farà benissimo».
Oltre agli accertamenti, durante il viaggio oltreoceano Berlusconi dovrebbe anche effettuare un breve intervento per applicare un pacemaker che tenga a bada laritmia che lha portato al malore di Montecatini. Unoperazione che dura tra i 20 e i 45 minuti per cui è sufficiente lanestesia locale e 24-48 ore di degenza. Il Cavaliere, però, nonostante le insistenze dei medici - tra loro anche il primario di terapia intensiva cardiovascolare del San Raffaele Alberto Zangrillo - sembra deciso a sondare prima tutte le ipotesi sul tavolo. Soprattutto per questo è voluto andare negli Stati Uniti, per un ultimo consulto prima di decidere se sottoporsi allintervento.
Sortita di Bossi a parte, però, il velo di riservatezza che Berlusconi ha voluto calare sulla sua salute resta tutto. Perché - ha confidato ai suoi prima di lasciare lItalia - «voglio evitare il solito rincorrersi di voci senza fondamento sulle mie condizioni e se cè da dire qualcosa lo farò io in maniera ufficiale». Così, sulla destinazione oltreoceano il mistero resta. E, a seconda che vengano riferite dal suo entourage, da deputati o da senatori, continuano a girare diverse versioni che spaziano da New York al New England, dal Texas allOhio. Pare questultima, però, la più accreditata. Berlusconi, infatti, dopo molte consulenze avrebbe scelto la Cleveland Clinic Foundation, uno dei centri più allavanguardia del mondo nella cura delle malattie del cuore. E dove peraltro lavora da tempo un luminare italiano, Andrea Natale, direttore del Center for atrial fibrillation. AllHeart Center di Cleveland, daltra parte, si sono curati personaggi illustri della politica e delleconomia statunitensi. In Italia balzò agli onori delle cronache nel 1997 per il difficile intervento al giocatore dellInter Nwankwo Kanu. Che scelse proprio Cleveland per la ricostruzione della valvola aortica.
Restano comunque sul tavolo le altre ipotesi.
Berlusconi pensa al cuore e vola negli Usa
Il Cavaliere ai suoi: «Voglio evitare il solito rincorrersi di voci senza fondamento sulle mie condizioni»
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