Berlusconi a pranzo con il Milan per lodare Leonardo e preparare Manchester

Il patron del club rossonero, accompagnato da Galliani, si è fermato a pranzo con i calciatori, il tecnico e il dirigente di fiducia. Colloquio riservato con Ronaldinho prima di firmare autografi e di posare per alcune foto con numerosi tifosipresenti dinanzi all'albergo

Non era stata preparata e nemmeno annunciata. Come le migliori iniziative di Silvio Berlusconi, si è trattato di una visita a sorpresa. Decisa e realizzata in pochi minuti, questa mattina, dopo un colloquio telefonico con Adriano Galliani, vice-presidente vicario. Il dirigente berlusconiano responsabile del Milan si è recato a palazzo Grazioli e da qui, a bordo dell'auto del premier, ha raggiunto hotel Villa Phamphili, residenza romana dei milanisti in attesa della sfida con la Roma.
«Il presidente era in grande forma» il parere raccolto presso alcuni esponenti del gruppo. Berlusconi si è fermato a parlare con tutti i rossoneri, ha incoraggiato gli esponenti più stagionati (Pippo Inzaghi), prima di soffermarsi in un colloquio riservato con Ronaldinho cui aveva chiesto, nello scorso mese di agosto, di prendere per mano il Milan e guidarlo alla vittoria. «Sei stato di parola, ma adesso viene il bello» è stata la frase con cui Berlusconi ha salutato il Gaucho, una delle sue scommesse calcistiche vinte nella stagione.
Al termine della visita, con immagini riprese dalle telecamere di milan-channel, presente nel ritiro secondo abitudine, il presidente Berlusconi si è intrattenuto cordialmente con Leonardo, quindi ha firmato autografi e concesso alcune pose fotografiche ai tanti tifosi arrivati dinanzi all'albergo di zona Parioli, prima di rientrare a palazzo Grazioli. «Ha parlato solo di calcio e molto di Manchester» uno dei dettagli forniti ai cronisti da alcuni rossoneri che poi sono entrati nella sala adibita alla riunione tecnica tenuta da Leonardo in vista del trasferimento all'Olimpico.
La visita a sorpresa di Berlusconi ha avuto un doppio significato. Intanto è servita per far capire al Milan squadra e anche ai media che il suo rapporto con Leonardo è saldissimo. Era stato messo in discussione dopo una frase riportata da alcuni senatori del Pdl ospiti di una cena politica («il Milan? Me lo fanno giocare male»). Il tecnico brasiliano aveva reagito con grande dignità. «Il presidente sa che basta una parola e io mi faccio da parte» disse prima di volare a Bari, sabato 20 febbraio. Da allora i due si erano sentiti al telefono.


Secondo scopo: la sua presenza è stato un segnale nei confronti del Milan alla vigilia della trasferta di Manchester dove c'è da rovesciare il risultato dell'andata (3 a 2 per gli inglesi). «Se ci credete potete farcela» è stata la frase suggerita da Berlusconi a Nesta e Ambrosini.

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