Berlusconi promuove Pato e libera Pirlo «Mi costa 54 miliardi (di lire) l’anno...»

Dopo Kakà, anche Pirlo in partenza. Pato, solo Pato resta «incedibilissimo». Adesso abbiamo anche le cifre dell’affare Pirlo che possono spiegare e giustificare la strategia del Milan legata al principio «il club deve camminare con le proprie gambe», da anni sventolato e finalmente applicato praticamente nella gestione dei conti rossoneri. La frase pronunciata ieri da Silvio Berlusconi, il patron del Milan, dinanzi al seggio elettorale, ha di fatto aperto il negoziato della cessione del centrocampista azzurro. «Vedremo cosa farà Pirlo, io sono stato il primo a dire che deve rimanere, ma poi mi hanno fatto vedere i conti...» la sua chiosa. Impreziosita da una cifra sussurrata all’orecchio di un tifoso («sapete quanto mi costa? 54 miliardi all’anno») il quale non ha avuto dubbi nel replicare: «E allora lo dia via presidente».
A Silvio Berlusconi, i conti sono stati preparati da Adriano Galliani, l’amministratore delegato del Milan. E sono molto semplici da fare. Il contratto di Pirlo, che ha 30 anni, pesa sul bilancio della società per 24 milioni di euro complessivi fino alla scadenza naturale del giugno 2011. Grazie all’effetto Kakà, infatti, Pirlo chiese e ottenne un consistente aumento dopo la Champions e il mondiale per club arrivando a 6 milioni netti per stagione. Se a questa cifra, risparmiata in caso di cessione, si aggiungono i 30 milioni promessi dal Chelsea nella trattativa per l’acquisto del centrocampista bresciano, allora il guadagno complessivo per il Milan è di 54 milioni di euro. Tradotti in lire fanno 108 miliardi di vecchie lire, in due anni pari a 54 miliardi in un anno. Di qui il riferimento del presidente alla cifra di 54 miliardi di lire. Prima di volare verso il Sud Africa, Pirlo ha detto in modo esplicito a Carlo Ancelotti di essere disponibile al trasferimento, ma lo ha pregato di attendere la conclusione della trasferta azzurra per dare fuoco alle polveri del negoziato. La sostituzione di Pirlo nel Milan potrebbe avvenire anche per linee interne perché nel frattempo, con l’arruolamento di Cissokho (ma la trattativa al momento è ferma al palo) ci sarà l’avanzamento di Jankulovski in mediana. Il trio di centrocampo pertanto potrebbe essere composto da Gattuso, Flamini e Ambrosini con Jankulovski e Seedorf rincalzi. Già, sul conto di Ambrosini Silvio Berluisconi è stato rassicurante. «Non c’è nessun problema, è con noi e vuole prolungare di un anno» ha fatto sapere. Ci sarà da mediare sul valore dello stipendio, insomma. Le altre pillole di Milan hanno confermato la linea strategica inaugurata con la cessione di Kakà. Al primo posto la valorizzazione di Pato. «È bravissimo e avrà una carriera straordinaria, penso possa sostituire Kakà anche in quel ruolo» la previsione di Berlusconi. Immancabile il pensiero rivolto a Ronaldinho. «Farà un grande anno» il pronostico confermato dalla disponibilità dell’interessato in un’intervista a Globo Tv: «Sono triste perché non sono in Sud Africa. per riconquistare la Seleção devo fare un grande anno nel Milan».


La chiusura di Silvio Berlusconi è dedicata all’età del suo Milan («Ci sono giocatori che hanno 32 anni, io quando avevo 32 anni non dormivo nemmeno» la battuta) e alla stagione appena conclusa («abbiamo preso un sacco di gol negli ultimi minuti, bisogna imparare a far girare la palla»).

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