Berlusconi rimanda la nomina dei vice Telefonata a Veltroni

Attesa prolungata per la nomina dei viceministri. Restano gli ultimi dettagli da definire, il premier sarebbe orientato a 5 nomi (un solo posto per An, uno per la Lega e tre per Forza Italia). Telefonata del premier a Veltroni: via al confronto dopo la fiducia

Berlusconi rimanda 
la nomina dei vice 
Telefonata a Veltroni

Roma - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, completa la squadra con la nomina di viceministri e sottosegretari. Oggi il Consiglio dei ministri che decide sulle nomine alle ore 18 con giuramento alle 20. Il Cdm inizialmente previsto per le 11 di questa mattina è slittato alle 18 per consentire gli ultimi ritocchi della nuova squadra del Berlusconi IV. Sul tavolo c’è il nodo del Viminale. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, non ci dovrebbero essere viceministri, una novità che rimescola le carte.

Il nodo sul Viminale Il senatore di An Alfredo Mantovano, in corsa per la poltrona di vice al Viminale, potrebbe essere nominato sottosegretario allo stesso dicastero lasciando però libera la casella di vice che potrebbe essere occupata dal senatore Pasquale Viespoli in corsa per il Welfare. L’altra poltrona di vice per An è quella di Adolfo Urso per il Commercio con l’estero. Dentro Forza Italia l’unico problema aperto resta quello della collocazione della responsabile dei Circoli della libertà Michela Brambilla che aspira alla poltrona di vice con delega al Turismo. L’orientamento del Cavaliere sembra essere quello di nominare subito i viceministri e una trentina di sottosegretari. Tra i primi Roberto Castelli della Lega Nord e Giuseppe Reina, indicato dal Mpa sempre alle Infrastrutture come viceministro, Paolo Romani alle Telecomunicazioni, Giuseppe Vegas all’Economia, Guido Crosetto alla Difesa.

Trenta sottosegretari Questo schema conferma il numero dei sottosegretari che sarà di trenta. Gianni Letta è già stato insediato a Palazzo Chigi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, accanto a lui quasi certamente Paolo Bonaiuti, Carlo Giovanardi e Gianfranco Miccichè. Nella girandola di nomi ci sono anche quelli di Guido Viceconte alle Attività produttive, Francesco Giro ai Beni culturali, Ferruccio Fazio alla Salute, Giuseppe Cossiga alla Difesa, Stefania Craxi agli Esteri, Alfredo Mantica agli Esteri, Guido Possa alle Attività produttive, Angelo Maria Cicolani ai Trasporti, Daniele Molgora all’Economia. Tra i papabili anche i leghisti Stefano Stefani e Michelino Davico e gli aennini Ugo Martinat e Fabio Rampelli.

La telefonata a Veltroni Intanto il premier Silvio Berlusconi chiama il leader del Pd Walter Veltroni.

In una nota diffusa dall’ufficio stampa della Presidenza del Consiglio si legge che "alla vigilia della presentazione del governo in Parlamento per la fiducia, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha telefonato al leader dell’opposizione, on. Walter Veltroni. Il presidente Berlusconi e l’on. Veltroni hanno concordato di vedersi dopo il voto di fiducia per avviare un confronto continuativo tra maggioranza e opposizione".

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