Sofia - Doppio impegno internazionale per il premier Silvio Berlusconi. Prima in Bulgaria, poi in Libia. Berlusconi è arrivato a Sofia dove ha inaugurato con il premier bulgaro Boiko Borisov una piccola statua di Garibaldi a cavallo, nella piazza Garibaldi della capitale bulgara, nel quadro dei festeggiamenti dei 150 anni per l'unità d'Italia.
Onori militari Borisov ha accolto Berlusconi con gli onori militari all'aeroporto di Sofia, dove è arrivato accompagnato dal vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo, e dal sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi, per l'inaugurazione della statua dedicata all'eroe dei due Mondi Giuseppe Garibaldi. "Sono sicuro che Boris ed io continueremo a fare insieme buone cose per l'Italia, la Bulgaria e l'Unione Europea". E' la promessa che Berlusconi fa davanti al premier bulgaro, che pur un lapsus chiama Boris. Dal clima caldo della cerimonia risulta chiaro che i rapporti tra i due Paesi sono stretti. "Questa statua testimonia un'antica vicinanza e amicizia - conferma Berlusconi - che si è rinnovata ultimamente con grande forza perché è eccellente la nostra collaborazione per l'economia, la cultura e la politica". "Sono felice di essere stato come premier avvocato della Bulgaria - dice ancora Berlusconi - sostenendo con grande convinzione che dovesse ritornare in Europa e quindi diventare membro della Ue". Berlusconi chiama più volte "amico" il premier Borisov e si dice lieto di essere a Sofia nel giorno del suo compleanno. Tanti auguri a Boris - dice Berlusconi - che ha un solo difetto, essere più grande di me, e per questo mi mette in soggezione".
Quei bulgari con Garibaldi C'é una ragione se Silvio Berlusconi ha scoperto a Sofia una statua di Garibaldi. Alla spedizione dei mille parteciparono insieme all'eroe dei due Mondi anche 30 cittadini bulgari. Ed il premier italiano lo ricordar. "Garibaldi è un eroe italiano ma non soltanto - dice - fece dell'ideale di dare a un popolo la possibilità di diventare nazione il fine della sua vita. Ed il suo esempio servì a molti altri popoli per diventare nazione". "All'Italia - dice ancora il premier - regalò il dono di essere una nazione e l'indipendenza. In questa avventura difficile per compagni ebbe 30 cittadini bulgari a cui siamo tutti riconoscenti". "Questa statua certifica in modo definitivo i rapporti tra l'Italia e la Bulgaria".
Presidente oggi va in Libia? "Sì". A fare cosa? "Lo vedrete...". Ha detto Berlusconi rispondendo alle domande dei giornalisti, confermando che questa sera farà visita al leader libico Gheddafi, anche se copre di riservatezza il senso della missione quando i giornalisti italiani provano a chiedergli se andrà lì per liberare l'imprenditore svizzero Max Goeldi, al centro di una complessa vicenda diplomatica alla quale il premier ha cercato di dare il suo contributo facendo valere il forte rapporto con Gheddafi, dopo la reazione della Libia in seguito al fermo del figlio del leader denunciato da due domestici filippini. Le relazioni diplomatiche fra Libia e Svizzera erano state interrotte, anche per la pubblicazione di una lista nera di 188 persone, tra le quali Gheddafi, alle quali gli svizzeri avevano interdetto l'ingresso nel loro Paese. Di contro la Libia aveva chiuso gli accessi ai Paesi membri di Schengen. Diventa dunque più "privata" questa seconda parte della giornata internazionale di Berlusconi
Partenza per la Libia Il premier Berlusconi ha lasciato Sofia, al
termine della visita con il premier Boiko Borisov, diretto in Libia, dove incontrerà il leader Muhammar Gheddafi per parlare della crisi tra Libia e Svizzera e risolvere la vicenda dell'imprenditore svizzero Max Goeldi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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