«Balordi e sbandati impuniti e liberi di fare risse e commettere qualsiasi sopruso, cittadini onesti intimiditi dalle forze dellordine poiché rei di aver chiesto il rispetto di regole che dovrebbero essere normali in un paese civile. Lesperienza di Sergio Maifredi lascia sconcertati ma è la dura realtà del nostro vivere quotidiano, a Genova, dove prepotenza, sopruso e violenza sembrano ormai la regola». Sono le prime parole del consigliere comunale de La Destra Gianni Bernabò Brea che interviene sul caso sollevato dal Giornale a proposito di quanto avvenuto in piazza Matteotti con Maifredi quasi arrestato per aver chiesto alla polizia di intervenire e fermare una rissa tra sbandati.
«Non stupisce più di tanto che gli agenti di polizia non conoscessero lordinanza sindacale per lordine e il decoro della città, apparentemente infatti non la conosce neppure la Polizia Municipale - prosegue Bernabò Brea -. Sindaco Vincenzi e assessore Scidone moltiplicano gli interventi sulla stampa cittadina straparlano di sicurezza ma in realtà parlano del nulla perché le loro ordinanze restano lettera morta: dal divieto di detenzione di bevande alcooliche nelle ore notturne al divieto a titolari di circoli ricreativi di effettuare attività di somministrazione di alimenti e bevande o intrattenimento allinterno dei locali dalle ore 24 alle ore 8 per motivi di sicurezza urbana, allordinanza sui «bassi» del centro storico per contrastare la prostituzione alla citata relativa ai comportamenti contrari alla sicurezza urbana ed al decoro in città».
La solidarietà del consigliere comunale a Maifredi, reatsa peraltro una rarità nel silenzio della politica genovese, visto che attestazioni di vicinanza al regista beffato arrivano piuttosto da molti cittadini e da lettori del Giornale come nel caso di Alberto Clavarino.
«La Genova dei diritti tanto propagandata da questa giunta sta veramente trasformandosi nella città più insicura del mondo: perché solo gli altri hanno ragione e vanno tutelati - conclude Bernabò Brea -. I rom, gli zingari, gli extracomunitari illegali, gli sbandati, i senza fissa dimora, le prostitute, i questuanti, gli abusivi, i no-global.
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