Il presidente Giovanni Berneschi ha voluto presentare questopera con un interessante intervento.
Continua il viaggio alla scoperta del patrimonio storico-artistico di Banca Carige, percorso iniziato due anni fa dallo studio della pinacoteca e proseguito con lesame delle sculture, delle opere di grafica e degli arredi darte. È il momento ora, della collezione numismatica dellIstituto.
La raccolta è argomento di questo volume, compilato con competenza e passione dalla professoressa Lucia Travaini dellUniversità Statale di Milano, insieme ad alcuni collaboratori, ognuno per la parte di conoscenza specifica. A lei e agli altri studiosi il mio più vivo ringraziamento per aver dato un così importante contributo allo studio e alla conoscenza della monetazione ligure e genovese, in particolare.
Linsieme si presenta ampio e variegato, prezioso per qualità e quantità. In esso si comprendono oggetti diversi tra loro ma accomunati dal legame con laffascinante storia della moneta. Non solo, quindi, tondini di metallo più o meno prezioso, battuti con conii più o meno elaborati (e da qui le diverse descrizioni che troviamo nel catalogo), ma anche bilance per lesercizio dellattività di cambia valute e, di conseguenza, pesi monetali che sono stati inventati per far funzionare tali bilance.
Anche in questo caso Genova è protagonista: quasi tutta la raccolta è costituita da pezzi usciti dalla zecca di Genova, durante i suoi quasi sette secoli di vita, e dalle cosiddette «zecche minori» ovvero dalle zecche situate in località che godevano del diritto di produrre moneta, per concessione imperiale alle più importanti famiglie dellaristocrazia genovese e ligure. Infine le monete battute nei possedimenti genovesi doltremare, nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero. Al termine, in ordine cronologico, una selezione delle monete prodotte in Italia dagli anni del Risorgimento nazionale fino al 1950.
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