Milano - Dopo averla annunciata da giorni arriva la contromanovra del segretario pd Pierluigi Bersani. Dieci proposte espresse senza però citare quanto costerebbe una manovra del genere. Ecco la ricetta del Pd: istituzioni più snelle e taglio ai costi della politica; dismissioni di immobili demaniali e frequenze tv; liberalizzazioni di servizi professionali, della distribuzione farmaci, della filiera petrolifera, dell’rc auto, dei servizi bancari, delle reti energetiche e dei servizi pubblici locali; politiche industriali per lo sviluppo sostenibile, il lavoro e il mezzogiorno; lotta all’evasione fiscale; imposta ordinaria sui grandi valori immobiliari fortemente progressiva; contributo di solidarietà una tantum del 15% sui capitali scudati; autonomia delle parti sociali; reintroduzione del reato di falso in bilancio, modifiche all’autoriciclaggio e lotta al caporalato; interventi per l’efficienza della giustizia.
Manovra indigeribile Tutto questo perché, secondo Bersani, la manovra del governo "è una torta a strati indigeribile". Inoltre, il leader del Pd ha detto che “saremo pronti per venerdì con i nostri emendamenti alla manovra. Non so se governo e maggioranza lo saranno. Ma questa è la nostra responsabilità, siamo pronti a discutere in Parlamento. Se ci saranno rinvii saranno rinvii loro".
Non toccare le tasse sui beni della Chiesa Il segretario del Pd, dopo le polemiche nate in rete favorevoli all'abolizione delle esenzioni fiscali alla Chiesa, ha tenuto a precisare che prima di parlare di tasse sui beni della Chiesa è importante ricordare il lavoro importante svolto per esempio dalle strutture della Caritas. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani lo ha detto durante una conferenza stampa, rispondendo a chi gli chiedeva come mai nella contro-manovra del Pd non ci fosse nulla al riguardo. "Si faccia un giro nelle Caritas diocesane, lì si capisce come è messo il Paese". Detto questo, ha aggiunto, il "principio da eseguire è l’esenzione delle risorse dedicate a queste finalità, mentre si può sottoporre a tassazione ciò che e attività commerciale".
Famiglia cristiana: politica miope "La Manovra economica di luglio e la Manovra-bis di Ferragosto hanno assestato alla famiglia una serie di colpi micidiali. Un serial killer non avrebbe potuto fare meglio. Anziché tassare i patrimoni dei ricchi, coloro ai quali anche un forte prelievo fiscale non cambierebbe la vita, s’è preferito colpire quell’ammortizzatore sociale italiano per eccellenza che è la famiglia. Unico vero patrimonio del Paese". Lo scrive Famiglia cristiana nel "Primo piano" di questa settimana. "È una politica miope, da "statistì improvvisati, che non hanno un’idea sul futuro del Paese. Tanto meno pensano al bene comune. Nel frattempo, il Paese va alla deriva e perde credibilità. Una nave senza timoniere". Continua il settimanale: "A pagare saranno i soliti noti. Ci si accanisce, ancora una volta, sui lavoratori dipendenti e sugli statali. A pagare un prezzo altissimo è chi ha già dato.
Sonni tranquilli, invece, per i più ricchi, gli evasori e i grandi speculatori. Eppure le indicazioni su alternative fiscali, come una tassa sui grandi patrimoni, non mancano. Di tesorettì intoccabili ve ne sono tanti. A cominciare dai 120 miliardi annui di evasione fiscale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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