Bertolaso torna nel fango, la folla lo acclama

Il sottosegretario a San Fratello, nel Messinese, devastato da una frana: "Lo Stato c’è, non sarete abbandonati. Tornerò per un sopralluogo, se ci sarò ancora...". Lo sfogo: "Troppe calunnie su di me"

Bertolaso torna nel fango, la folla lo acclama

Roma - Guido Bertolaso torna in mezzo al «suo» fango. Non quello che gli è piovuto addosso con l’inchiesta sulla Protezione civile, lo stillicidio delle intercettazioni, il processo mediatico. Torna in mezzo al fango delle alluvioni e delle frane, un fango che conosce e sa come affrontare. E infatti, proprio in mezzo a quel fango, nell’incontro con le famiglie sfollate e i cittadini rimasti senza casa tutto il resto sembra non contare più. È evidente che Bertolaso resta il punto di riferimento per gli italiani colpiti da un disastro, che credono in lui e nel suo lavoro.

Il capo della Protezione civile è in Sicilia e poi in Calabria per una ricognizione in tutte le zone colpite da frane ed alluvioni. Si comincia dal comune di San Fratello, a pochi chilometri da Messina, nel territorio dei Nebrodi, colpito da una frana devastante, poi sarà a Tortorici, Giampilieri e Lamezia Terme. Sorvola la zona di San Fratello in elicottero, visita il paese e poi partecipa a una seduta straordinaria del consiglio comunale insieme al governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, e al sindaco Salvatore Sidoti Pinto. L’aula del municipio è affollata, tutta la cittadina si è riunita per sentire che cosa ha da dire Bertolaso.

«Lo Stato c’è, è arrivato immediatamente e non se ne andrà finché non avrà dato tutte le risposte che vogliono gli abitanti di San Fratello», dice il sottosegretario che giudica «critica» la situazione. «Si tratta di una delle più grandi frane mai registrate in Sicilia: cinquanta milioni di metri cubi di terra si stanno spostando». Nonostante un quadro tanto grave, Bertolaso prende pure un impegno. «Non posso garantire che tornerete alle vostre case, ma certamente resterete qui a San Fratello - assicura -. Sono convinto che quando la frana si fermerà una buona parte di voi potrà tornare a casa». E a chi gli chiede di non abbandonare questa zona e di ricordare al governo che i siciliani non sono cittadini di serie B, il sottosegretario risponde: «Per noi non ci sono emergenze di serie A e di serie B, per noi l’Italia è tutta uguale».

Certo Bertolaso non può far finta che non sia successo nulla e così, pur assicurando che intende ritornare a verificare di persona come vanno le cose, lascia aperto il dubbio sulla sua permanenza in questo ruolo. «A fine marzo tornerò per un sopralluogo a San Fratello, se ci sarò ancora...», dice Bertolaso e a quel punto tutti i presenti applaudono e lo invitano a restare. Pure il sindaco, Sidoti Pinto, si lancia in sua difesa dicendo «basta gettare fango su Bertolaso che ogni giorno si mette a disposizione di chi è in difficoltà».

Ma anche qui, in mezzo al fango delle frane, è impossibile non parlare dell’altro fango, quello delle accuse, e non rispondere all’opposizione che tutti i giorni chiede le sue dimissioni. «Io lavoro seriamente giorno per giorno per garantire gli interventi - dice Bertolaso -, poi è il governo che deve decidere. Non sono legato ad alcuna poltrona, sto seduto molto poco. Ma se mi dovessero dire che il mio tempo è scaduto io sono pronto a lasciare immediatamente». Bertolaso parla dell’inchiesta che lo coinvolge. «Stanno cercando di distruggere la mia credibilità e questo è sotto gli occhi di tutti. Qualche titolo anche oggi (ieri, ndr) continua a insinuare una serie di comportamenti che non mi appartengono e che non ho mai avuto. Quindi di che cosa si tratta se non di cercare di minare la credibilità di un rappresentante dello Stato?».

Quasi si aspettasse già titoli critici sulla sua missione nei luoghi del disastro, Bertolaso mette le mani avanti. «Sono venuto qui per portare avanti il mio lavoro e dare risposte ai cittadini - chiarisce -. Non per cercare solidarietà per tutto quello che sta accadendo a me e alla Protezione civile».

A Giampilieri, dove 4 mesi fa un’alluvione uccise 37 persone, Bertolaso si dice emozionato e positivamente colpito per aver trovato «un territorio in gran parte ripulito». Nessun problema per i fondi destinati alla ricostruzione «che ci sono», dice il sottosegretario, ma piuttosto l’impegno per una veloce messa in sicurezza del territorio e la realizzazione di nuove case.

Dalla Sicilia Bertolaso passa in Calabria e qui annuncia al governatore Agazio Loiero che

sono stati sbloccati i 15 milioni di euro per le emergenze da affrontare in Calabria, ai quali se ne aggiungeranno altri 15 a breve. Oggi Bertolaso sarà nel piccolo centro di Maierato, evacuato lunedì scorso per una frana.

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