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Bettencourt: proliferano le inchieste, Sarkozy va in tv

Spuntano come funghi le inchieste nel caso Bettencourt, dove sono ormai tre i fascicoli aperti dalla magistratura. L'ultimo riguarda Florence Woerth, moglie del ministro del Lavoro, un uomo che il presidente Nicolas Sarkozy difende strenuamente: «Lui è l'onestà fatta persona». Intanto, cresce l'attesa per l'intervento in diretta tv del capo dello stato su France 2, lunedì sera. La disputa della famiglia Bettencourt assurta ad affare di stato, si è arricchita di un terzo filone d'inchiesta, scattato ieri nell'infuocata procura di Nanterre, alle porte di Parigi. È successo dopo la perquisizione negli uffici della società Clymene, di proprietà di Patrice de Maistre, il gestore della ricchezza di Liliane Bettencourt. La polizia ha portato via una pratica speciale, quella relativa a Florence Woerth, moglie del ministro in carica, che - stando alle registrazioni pirata del maggiordomo di casa Bettencourt - fu assunta per un compenso di 180.000 euro l'anno su richiesta del consorte, che soltanto qualche settimana più tardi consegnava fastosamente a de Maistre le insegne della Legion d'Onore. Si è dimessa soltanto a fine giugno, senza liquidazione, ma anche lei ha gestito l'immensa fortuna dell'azionista de L'Oreal.
E i sospetti gravano sui blandi controlli fiscali sul patrimonio di Liliane Bettencourt, mentre già dall'anno scorso erano affluiti negli uffici del ministero delle Finanze rapporti con evidenti elementi di evasione fiscale da parte di Liliane Bettencourt.
È forse questo, dopo le dichiarazioni in parte ritrattate della ex contabile Claire Thibout sulle buste di denaro ai politici, l'elemento che più destabilizza Sarkozy e il governo. Woerth, infatti, è un ministro chiave dell'esecutivo: martedì dovrà presentare in Consiglio dei ministri la riforma cruciale della presidenza Sarkozy, quella delle pensioni e non a caso il presidente ha scelto di parlare nell'immediata vigilia. Fonti dell'Eliseo sostengono che il capo dello stato è intenzionato a rispondere su tutto e che l'ipotesi di qualche giorno fa, un rimpasto ministeriale con eliminazione di Woerth dalla scena, non è più attuale. Si farà, ma ad ottobre, come nei piani iniziali. Resta da vedere, come risponderà Sarkozy se gli chiederanno conto della frase di de Maistre, il tesoriere dei Bettencout, che nelle registrazioni pirata spiega così l'assunzione di Florence Woerth: «Confesso che quando lo feci, suo marito era ministro. Mi chiese di farlo. L'ho fatto per fargli piacere».
Sullo sfondo, si agitano i veleni di una procura, quella di Nanterre, dove Isabelle Prevost-Desprez, giudice istruttore è in guerra contro il procuratore, Philippe Courroye. Nel sistema francese, è il giudice istruttore la garanzia di indipendenza dal potere politico, dal momento che il procuratore è legato all'esecutivo. E invece, è proprio Courroye - uomo notoriamente di destra e «comprensivo» con il potere - ad aver aperto le inchieste preliminari.
L'opposizione sostiene che lo scopo della manovra è alzare un polverone per mantenere il caso sotto il proprio controllo senza che, con un procedimento vero, rischi di finire in un'aula di giustizia. «Con le inchieste preliminari della procura e senza confronti davanti al giudice istruttore - dicono i magistrati di Nanterre vicini alla Prevost-Desprez - si alza un polverone e si massacrano tutti i testimoni».

Proprio come nel caso della Thibout, che dopo la «bomba» delle tangenti alla campagna presidenziale di Sarkozy, ha ritrattato.

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