Bianchi: «Ottimista su Alitalia»

da Milano

«Il futuro di Alitalia lo vedo in modo positivo». Lo ha detto il ministro ai Trasporti, Alessandro Bianchi, ieri a Venezia, a margine di una visita al Consiglio regionale. «Il passaggio con Prodi e tutti i sindacati - ha detto Bianchi - è decisivo per un cambiamento di rotta, tutti siamo d’accordo sul fatto che l’Alitalia vive una condizione di grande difficoltà, noi però siamo convinti che da questa situazione si può uscire senza svendere la compagnia e senza mandarla in fallimento». E il leader di An, Gianfranco Fini, ritiene necessario per la crisi della compagnia «stringere alleanze anche con gruppi orientali. Un’idea che circola da tempo». Le polemiche però non si placano: il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ribadisce infatti che «il vecchio management va rimosso». Secondo il sindacalista «la questione che riguarda la strategia e il management di Alitalia vanno di pari passo e a Prodi serve coraggio», in quanto «perdere tempo significa per una azienda così non poter costruire alleanze né avere un ruolo a livello internazionale».
«Speriamo di poter fare il braccio tecnico del governo - ha detto ieri il direttore della produzione di Alitalia, Giancarlo Schisano, in un’intervista a Radio 24 - noi crediamo fermamente nelle alleanze, siamo convinti che senza una fortissima alleanza la compagnia non avrà un destino lungo». Da una parte il braccio low cost dell’Alitalia, nell’auspicio che si sblocchi l’acquisizione di Volare, dall’altra il rilancio delle rotte di lungo raggio, scelta sulla quale sembra orientato il piano del governo. Ma l’ex compagnia di bandiera, la cui crisi perdura ormai da anni, sembra non avere ancora le idee chiare sul ruolo da occupare nel mercato: «Alitalia è troppo piccola come network carrier e ha costi troppo alti per competere con le low cost. Deve uscire dal guado - ha osservato Schisano - trovare la dimensione giusta per competere e fare profitti».
Dunque continuano gli interventi sulla crisi della compagnia in attesa dell’incontro tra il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il numero uno di Alitalia, Giancarlo Cimoli, previsto per la prossima settimana, nel corso del quale il presidente della compagnia tricolore illustrerà il piano industriale in vista del cda del 19 ottobre.

Ieri il titolo Alitalia ha chiuso la seduta in rialzo, ma non sui massimi di giornata, all’indomani del crollo accusato sui timori di un crac finanziario. Le azioni hanno archiviato la seduta con un incremento dello 0,67% a quota 0,74 euro.

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