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La bimba di 12 anni che ha salvato la sua isola

La bimba di 12 anni che ha salvato la sua isola

C’era qualcosa di strano nell’aria, lei lo stava sentendo. Come un sesto senso. Poi quel lieve tremore alla casa. Dalle mensole della sua cameretta un paio di peluche erano caduti a terra. Avrebbe potuto girarsi sull’altro fianco e riprendere a dormire. Invece Martina Maturana, una bambina di 12 anni ha ascoltato il suo istinto ed è andata a chiamare i genitori che stavano dormendo nella stanza accanto. Ha svegliato il papà che fa il poliziotto sull’isola dove abitano, quella di Robinson Crusoe, nell’arcipelago al largo della costa cilena. Lui allora, per tranquillizzare la sua bambina ha chiamato il continente. Ha risposto il nonno, da Valparaiso, che ha dato la notizia choccante: sì, il diavolo era appena passato, portandosi dietro morte e distruzione.

Un terremoto fortissimo, violentissimo, aveva appena squarciato case e aperto in due intere strade intere. Come un incubo, come quel 1960, quando il terremoto più forte mai registrato al mondo, di 9,5 gradi, aveva praticamente raso al suolo il Cile. È a quel punto che il poliziotto ha capito tutto. Ha guardato fuori dalla finestra per guardare le barche nella baia. Beccheggiavano. Sbattute dalle onde in modo strano, senza sosta. La sua bambina aveva visto bene, una tragedia si stava per abbattere anche sulla loro isola, dopo il continente il terremoto sarebbe arrivato anche da loro, era questione di minuti, forse di istanti. Martina è corsa nella piazza del paese e ha cominciato a suonare il gong all’impazzata, sempre più forte. Pur senza conoscere il codice di emergenza stabilito dalle autorità - due per gli incendi, tre per le frane - ha svegliato gli abitanti dell’isola.

L’allarme era stato lanciato, gli isolani hanno cominciato a suonare le campane, tutti erano ormai avvisati. Sono bastati pochi minuti, pochi istanti dopo la mareggiata è arrivata con una forza enorme, impressionante. La baia dell’isola era completamente distrutta. Nell’isola di Robinson Crusoe, le onde sono entrate per trecento metri sulla terraferma, inondando la scuola, la piazza e il municipio. Poteva essere una strage. Il bilancio è di otto vittime e 200 persone che hanno subito danni, il 35 per cento della popolazione dell’isola. Senza l’intuito di Martina il bilancio sarebbe stato sicuramente più pesante.


È lei ora l’eroina della terra di Robinson Crusoe.

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