Sfugge al controllo dei genitori sotto lombrellone, si tuffa in acqua e muore. Tragedia a Torre Paola, a Sabaudia, per una bambina romana di 5 anni e mezzo, morta in seguito a una congestione a pochi metri dalla riva. Inutili i tentativi di rianimazione della piccola: durante il trasporto in ospedale il suo cuore cessa di battere.
Lepisodio è accaduto ieri poco dopo le 16 allo stabilimento balneare «La Spiaggia». Martina Capone stava giocando con la sabbia accanto a mamma e papà. Aveva mangiato da meno di unora e i suoi genitori le avevano vietato categoricamente di fare il bagno. Secondo quanto riferito da alcuni bagnanti ai carabinieri di Latina, a un certo punto, però, la bambina ha afferrato maschera e boccaglio e si è avvicinata alla battigia. È bastato un istante. I genitori, due professionisti di Roma entrambi di 40 anni, non si sono accorti di nulla. «Era in difficoltà - spiegherà un ragazzo, testimone oculare, agli inquirenti che indagano sulla drammatica vicenda -. Ho cercato di avvicinarmi a lei chiedendo a gran voce lintervento del bagnino».
Laddetto alla guardianìa in mare e il giovane hanno cercato di strappare la piccola dalle onde. La struttura sul lungomare è attrezzata al primo soccorso, con un medico di guardia e il caso ha voluto che tra i bagnanti ci fosse anche un altro medico. I due sanitari hanno cercato di praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca alla piccola, attendendo larrivo dellambulanza. Tutto inutile. Nonostante questo lequipaggio 118 ha provato a trasferirla prima possibile in ospedale. Ma Martina è morta accanto alla mamma disperata. La salma è stata messa a disposizione dellautorità giudiziaria di Latina mentre gli inquirenti avrebbero aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità.
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