Politica

Binetti: «Noi cristiani dell’Ulivo ci opporremo a eutanasia e Pacs»

La senatrice della Margherita si sottrae alle critiche del vicario del Papa

Francesca Angeli

da Roma

«Io non mi sono mai sentita una “cattolica adulta”. Non soltanto condivido pienamente quanto dice il cardinale Camillo Ruini ma rifletterò profondamente sul suo discorso per metterlo in pratica nella vita quotidiana e nella mia azione politica».
La senatrice Paola Binetti è al Campus biomedico di Roma dove ricopre il ruolo di direttore del Dipartimento per la Ricerca educativa e didattica. Gli echi del forte intervento del presidente della Conferenza episcopale giungono anche lì. E questa volta la Binetti qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie. Forse nelle orecchie sente ancora i fischi che le ha riservato la platea del Meeting a Rimini, che l’ha trattata se non da traditrice almeno da succube dei suoi alleati non cattolici. La senatrice della Margherita coglie l’occasione per contrapporsi alla linea scelta da Romano Prodi all’epoca del referendum abrogativo della legge sulla fecondazione assistita. Referendum affossato anche grazie al comitato degli astensionisti «Scienza & vita» di cui la Binetti era presidente. Allora Ruini invitò i cattolici ad astenersi e il Professore per motivare la sua decisione di andare a votare si definì «un cattolico adulto». Ovvero un cattolico libero di non ascoltare quanto dice la Chiesa. Scelta che costò all’attuale premier aspre critiche da parte dell’episcopato. Di fronte al discorso di Ruini che bacchetta pesantemente il governo di centrosinistra e in particolare i cattolici dell’Unione chiamando in causa dunque anche la Binetti, la senatrice sente di dover marcare le distanze dai suoi alleati su tutti i temi fondamentali toccati dal cardinale e che sono motivo di forti contrasti all’interno della maggioranza.
Senatrice Binetti si sente chiamata in causa dalle parole di Ruini? Il discorso del cardinale suona un po’ come un rimprovero per i cattolici.
«Ho letto solo alcuni passi del discorso che mi riservo di leggere e rileggere nella sua completezza. Apprezzo e condivido l’appello per la tutela della vita fin dal suo concepimento e sento la grande responsabilità come cattolica di impegnarmi in questo senso. Ruini ci affida un mandato importante. Chiede a tutta la comunità cristiana di farsi interprete di quei valori, di quel modello antropologioco. Tre i punti fondamentali la difesa dell’embrione, della famiglia e dell’educazione».
Ruini ha criticato ad esempio la scelta del ministro Fabio Mussi di ritirare la firma dell’Italia dalla dichiarazione che bloccava la ricerca sulle staminali embrionali. Decisione non sconfessata dal Parlamento anche grazie al voto dei cattolici che fanno parte dell’Unione. Non sente di averli traditi quei valori?
«In coscienza e per quanto mi riguarda no. Mi impegno e mi impegnerò in difesa della vita e della famiglia».
Dunque non pensa di aver fatto passi indietro da quando siede a Palazzo Madama?
«Non compirei mai passi indietro rispetto a quei valori».
Va bene, diciamo che personalmente lei non li ha fatti ma intanto le scelte del governo sono andate in un’altra direzione.
«Anche al prossimo Convegno ecclesiale che si terrà a Verona la parola chiave sarà speranza e dunque sarà la speranza a guidarci nell’affermazione di questi valori».
Ma intanto il diessino Franco Grillini dice che è necessario «disobbedire agli ordini di servizio del cardinal Ruini».
«Con Grillini siamo su posizione opposte e direi che non è affatto difficile trovarsi sempre nella posizione opposta a Grillini ma la complessità politica di questi tempi ti costringe al dialogo con chi non la pensa come te».
Ma non pensa che nel suo schieramento abbia prevalso la linea opposta alla sua?
«No, non lo credo. Forse loro hanno solo gridato più forte. Noi cattolici della Margherita (Bobba, Baio Dossi, Carra, Fioroni ndr) ci troveremo a ottobre per ribadire la volontà di testimoniare fino in fondo quei valori. Il nostro obbiettivo sarà quello di non far prevalere la linea a favore dei Pacs e dell’eutanasia.

Il vero problema non è convincere Grillini ma come tradurre nella quotidianità i valori di cui parla Ruini».

Commenti