Bioera torna in Borsa e sfida i concorrenti

Bioera torna in Borsa. L’azienda, a capo di un gruppo di imprese che operano nella produzione e distribuzione di prodotti biologici e naturali, punta a diventare la numero uno del settore in Italia. Così ha spiegato il presidente Canio Mazzaro commentando gli aumenti di capitale in corso una operazione che, ha sottolineato, rappresenta di fatto una nuova quotazione.
«Non c’è un altro caso in Italia - ha detto Mazzaro - che sia passato in così poco tempo dalla sospensione del titolo, al concordato e, infine, alla riammissione. Ma la crisi di Bioera era solo finanziaria e non industriale al punto che nel 2010 tutte le aziende del gruppo hanno visto fatturato e margini in crescita».
Adesso, dopo la prima ricapitalizzazione da 9 milioni sostenuta dalla Biofood Holding, che fa riferimento allo stesso Mazzaro, è partito un secondo aumento di capitale da 6 milioni di euro per un totale di 12 milioni di nuove azioni, di cui il 35% è rivolto al pubblico indistinto e il 65% investitori istituzionali. Al termine sul mercato ci sarà circa il 53% del capitale della società. Quanto alle note negative alla holding Bioera spa, ha aggiunto l’ad Aurelio Matrone, «restano circa 4 miliardi di debito (con una scadenza di 7 anni) dei 32 che invece pesavano sui suoi bilanci prima del concordato giudiziario». Il futuro è comunque roseo perchè il mercato del biologico italiano è in crescita come il numero dei cosiddetti «salutisti» che ammontano a circa 18-20 milioni di persone. Il risultato è stato un ottimo primo trimestre per le società del gruppo che nel 2010 ha fatturato circa 42 milioni.

Quanto ad eventuali piani per l’acquisizione del concorrente NaturaSì, che dispone anche di una catena di negozi, sono stati smentiti. Bioera insomma non vuole acquistarla ma batterla sul campo per diventare il numero uno del settore.

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