Piersilvio dà i numeri. Ci crede, sono unáncora, una fonte di certezze, una risposta «ai luoghi comuni». Nella tradizionale Mediaset Night dinizio estate a Cologno, dopo il red carpet delle star, tra le gag del cast di Zelig, le performance dei ragazzi di Io canto e dei talenti di Amici, dopo una stoccata a Bisio che laveva definito il «cognato di Pato», «Hai vinto lo scudetto con il Milan e le elezioni a sindaco con Pisapia», il vicepresidente di Mediaset snocciola buone notizie, novità per Canale 5 e Italia 1 e il varo di canali digitali. Ma premette unanalisi con tre notizie. La prima: «La tv italiana continua a crescere. Nonostante lesplosione delle nuove tecnologie. Rispetto al 2007 si registra una crescita di un milione e 600mila telespettatori al giorno». La seconda notizia è quella a cui tiene di più: «In questi quattro anni il nostro share in daytime è cresciuto del 3,2 per cento. Siamo leader nel pubblico più attivo che interessa gli sponsor» scandisce Piersilvio. «Il 45,4 per cento dei telespettatori della fascia 15-34 si sintonizza su Mediaset, solo il 28,1 sceglie la Rai. In questa fascia Canale 5 e Italia 1 sono le prime due reti nazionali». Ecco spiegato larcano del calo dincassi pubblicitari della Rai a fronte di un aumento di audience: dipende da dove si coagula il pubblico pregiato. E soprattutto, ecco la risposta a chi ritiene che Mediaset sia superata dal vento del web. Resta solo da vedere in che misura i giovani che guardano il Gieffe o Tamarreide siano gli stessi che usano internet come nuova frontiera. In parte, la risposta viene dalla terza notizia data da Berlusconi jr.: «Ora Mediaset è un sistema di comunicazione integrato. Abbiamo lanciato nuovi canali gratuiti, la pay tv Premium (per la quale nel 2011 si prevede una crescita di ricavi del 20 per cento), una vera offerta on demand. A differenza di Sky che si apre allintrattenimento e per raccogliere qualche abbonamento raschia il fondo del barile, noi restiamo convinti che pay tv e tv generalista debbano restare diversificate. Lunedì partirà Italia 2, interamente dedicata al pubblico giovane maschile. E in autunno arriverà la nostra rete all news gratuita che si chiamerà TgCom24. Questo sistema raggiunge ogni mese 56 milioni ditaliani, mentre il totale dei navigatori di internet sono stimati in 27 milioni». Cè solo una postilla: i 56 milioni sono di tutte le età, gli internauti tendenzialmente più giovani.
La lunga premessa serviva al vicepresidente del Biscione per replicare alle critiche di Mediaset azienda vecchia, non più in grado di rappresentare lo spirito del tempo come negli anni 80 e 90. E mentre para le critiche, il Biscione, azienda matura, accelera e si muove sullofferta tradizionale con un investimento per lanno in corso di 1,5 miliardi sulle produzioni italiane, diritti del calcio compresi. Così, se negli anni scorsi i palinsesti sembravano immobili, in autunno su Canale 5 arriveranno le serate-evento di Checco Zalone, «protagonista del più grande successo del cinema italiano di tutti i tempi», e di Panariello. Barbara DUrso condurrà Baila!, format sudamericano, clone di Ballando con le stelle in odore di plagio («È un talent di ballo tra vip e persone comuni che ha successo in tutte le tv commerciali del mondo», ha replicato Piersilvio), Gerry Scotti proporrà un quiz in prima serata, mentre nel preserale Bonolis prenderà il suo posto con un game intitolato Avanti un altro!. Confermatissime le corazzate Cè Posta per te di Maria De Filippi, Striscia la notizia e Grande Fratello da ottobre con Alessia Marcuzzi. Infine molta fiction: due serie per Gabriel Garko, il ritorno della Ferilli in Anna e i cinque e quello di Raoul Bova nei panni di Ultimo.
Novità anche su Italia 1: il già annunciato Chiambretti Muzik Show, otto-dieci prime serate da novembre, Belen e Paolo Ruffini alla conduzione di Colorado e la probabilissima nuova coppia di Iene Luca Argentero e Enrico Brignano al fianco dellintoccabile Ilary Blasi (per Luca e Paolo si parla di uno show su Canale 5). Retequattro punterà ancora su Quarto grado di Salvo Sottile e Sabrina Scampini, Vite straordinarie di Elena Guarnieri e una versione rinnovata di Controcampo.
Infine, il caso Endemol: «È unazienda che va bene - ha osservato Berlusconi jr.
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