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Bjorn fra i «magnifici 8» che hanno superato il tetto degli 11 milioni

Il danese conquista l’Open d’Irlanda ed entra nel club dei Paperoni del tour europeo. Solo due italiani passano il taglio: Canonica (49°) e Molinari (56°)

Bjorn fra i «magnifici 8» che hanno superato il tetto degli 11 milioni

Mario Camicia

Thomas Bjorn ha finalmente cancellato i brutti ricordi che lo legavano all’Irlanda dove tre anni fa perse malamente in play-off l’Open d’Irlanda sul percorso di Port Marnock e l’anno scorso, in maniera ancor più eclatante - con un giro finale in 86 colpi - lo Smurfit European Open al K. Club di Dublino. Ora il trentacinquenne danese si è in parte rifatto vincendo proprio l’Irish Open con una rimonta davvero strabiliante dopo un primo giro in 78 colpi che lasciava addirittura prevedere la sua uscita prematura dal torneo. Grazie invece a due giri successivi in 66 e 67 Thomas si portava addirittura al comando insieme all’inglese Paul Casey e davanti al favorito di casa Darren Clarke. Ma un altro protagonista ha dato, si fa per dire, il meglio di sé in questa edizione del Torneo irlandese di Carton House ed è stato il maltempo. Prima un vento incontrollabile che ha obbligato a sospendere il gioco nella prima giornata e poi un vero e proprio diluvio che ha riportato alla sospensione nell’ultimo giro quando i leader non avevano ancora terminato le prime nove buche e Clarke nel frattempo si era portato da solo al comando superando sia Bjorn che Casey. Si è dovuto tornare in campo ieri mattina, con il percorso sempre in condizioni di grande pesantezza ma in qualche modo giocabile. Ed in questo tempo supplementare Thomas Bjorn ha tirato fuori tutta la sua classe riuscendo a vincere di misura - pur girando in stretto par le ultime 18 buche - su Casey e Clarke che invece chiudevano con un colpo sopra il par terminando nell’ordine alle spalle del danese. La prima moneta di 366mila euro ha fatto risalire Bjorn al quarto posto dell’ordine di merito e gli apre le porte per una sua riconferma nella selezione europea di Ryder Cup, laureandolo anche 8° giocatore ad aver superato gli 11 milioni di euro vinti in carriera sul tour europeo. Dei due italiani che sono riusciti a passare il «taglio», Canonica è giunto 49° mentre Francesco Molinari, recente vincitore dell’Open d’Italia, ha chiuso in 56ª posizione. Sul Tour americano nel Bank of America Colonial - sul percorso che fu sede di alcuni delle grandi imprese di Ben Hogan - per la prima volta dopo 12 anni si è dovuto ricorrere al play off per proclamare il vincitore. Tim Herron, trentaseienne di Minneapolis, ha battuto alla seconda buca supplementare il giovane svedese Richard Johnson dopo che entrambi i giocatori avevano chiuso le 72 buche regolamentari in 268 colpi, dodici sotto il par. Rod Pampling, l’australiano leader dopo 54 buche con un giro finale in par ha dovuto accontentarsi della terza posizione davanti a Stephen Ames e Ben Crane.


Questa settimana il tour europeo con i suoi campioni al gran completo si ritroverà a Wentworth per il Bmw Pga Championship (diretta su Sky a partire da giovedì alle 16) mentre sul tour americano è in programma il St. Jude Classic a Memphis (anch’esso giovedì su Sky a partire dalle 22).

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