La Blasi: «Festivalbar è una gioia Sogno Scherzi a parte o Zelig»

Con Ilary anche la Chiabotto e il Mago Forest. Si comincia il primo giugno a Napoli

Fabio Santini

da Milano

«Non vedo l’ora di essere a tu per tu con la folla di Piazza del Plebiscito a Napoli. Ripenserò alle sensazioni che prova mio marito Francesco quando entra in campo...». È Ilary Blasi la prima donna di Festivalbar 2006: due puntate a Napoli dal primo giugno su Italia 1, compreso il Gala, tre a Trieste e Chieti, finalissima a Verona. C’è un trio inedito alla guida della kermesse musicale itinerante: oltre alla moglie di Francesco Totti, Cristina Chiabotto e il Mago Forest. Ma chi sarà il primo conduttore, Ilary? «Il Mago Forest, ovviamente», dice la signora Totti, sorridendo. «No, credo che tra me e Cristina ci divideremo i compiti. Tutt’al più, potremmo fare una sera lei, una sera io...». Ci scherza su la bella ex letterina di Gerry Scotti, ma sa perfettamente che Mediaset punta su di lei. «Debbo dire che la musica mi porta fortuna. Prima Sanremo, adesso Festivalbar di Andrea Salvetti. Ho realizzato due sogni, già perché, quando ero ragazza, guardavo sia l’uno sia l’altro e mi dicevo: chissà se un giorno salirò mai su quei palcoscenici... A Sanremo dovevo interpretare un ruolo, una grande prima serata, abiti sexy, il copione affidatomi da Panariello. Qui sarò io, con i miei difetti e i miei pregi, abiti estivi, la carica che ti dà la folla scatenata delle piazze davanti al palco. Credo che il pubblico a casa avrà modo di conoscermi meglio perché qui non devo rappresentare nulla, ma essere me stessa». Festivalbar segna il suo ritorno a Mediaset in pianta stabile? «Le sorprese stanno dietro l’angolo. Mi piacerebbe che all’orizzonte si profilassero Scherzi a parte, oppure Zelig, perché rappresentano meglio il mio carattere, la mia anima di donna di spettacolo. Non condurrei mai un programma di sport. So che può sembrare un paradosso, ma proprio perché sono la moglie di Totti, non mi andrebbe di mischiare la mia identità privata con quella professionale. Il calcio è il lavoro di mio marito. E noi due teniamo separati i nostri ambienti... Mi piacerebbe tantissimo girare un film. Non ho mai recitato. Ma prenderei spunto dai grandi attori americani e mi metterei a studiare, come fa Al Pacino che ancora oggi sta su una parte 4-5 ore al giorno. C’è un progetto di una fiction in costume ispirata alla serie di Angelica. Per ora è un progetto, si vedrà». Cristina Chiabotto, altissima, giacca e pantaloni neri, capelli raccolti, occhi color smeraldo. «Sta capitando tutto molto in fretta», dice l’ex Miss Italia non ancora ventenne, «l’altro ieri sera ero in diretta accanto a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, a proposito abbiamo fatto il 16.50 per cento di share e adesso sono qui a Festivalbar. Ma volo bassa. Il tutto e subito è pericoloso, meglio non esaltarsi. A settembre riprendo Le Iene in seconda serata e dall’anno nuovo, torneremo in prima. Va bene così...». Insomma, il direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi punta sulle donne. «Questa edizione di Festivalbar», dice, «è stata pensata per valorizzare le due figure femminili, anche se sono convinto che il Mago Forest non sarà soltanto un guastatore». Contro i Mondiali sarà dura. «Mi basterebbe raccogliere una media del 12 per cento di share con Festivalbar e comunque a giugno non andremo in vacanza ma avremo un palinsesto acceso.

Real Tv nella fascia d’accesso alla prima serata, replicheremo Smetto quando voglio e Lo spaccanoci con Fabio Volo. Sperimenteremo Grimilde (il nome della matrigna di Biancaneve), il primo talk show per donne, condotto da Alba Parietti. Vedremo...».

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