Blatter: «Italia fra le teste di serie. Forse»

Riva: «Ma dopo la vittoria in Olanda come fanno a declassarci?»

Marcello Di Dio

nostro inviato a Firenze

La benedizione per un posto tra le big in Germania arriva dal numero uno della Fifa Joseph Blatter: «L’Italia potrebbe rientrare nelle teste di serie del prossimo Mondiale». A poco meno di un mese dal sorteggio di Lipsia, la dichiarazione del presidente della Fifa è un buon segnale sull’annosa questione. Anche se Blatter, intervistato da La 7 a Zurigo, precisa che «la decisione sui criteri di classificazione sarà presa dall’esecutivo Fifa il 6 dicembre, tre giorni prima del sorteggio e che sicuramente oltre al ranking mondiale saranno tenuti in considerazione i risultati dei Mondiali del 1998 e del 2002. Quindi non è solo l’Italia ad essere preoccupata, devono esserlo anche Inghilterra e Olanda». Infatti, resterebbe fuori il ’94, il Mondiale nel quale l’Italia arrivò seconda. Alla fine, però, l’impressione è che gli azzurri possano rientrare nell’elenco delle otto squadre inserite nell’urna principale. «Non si può non prendere in considerazione un’Italia che si è qualificata bene ed è reduce da una bella vittoria sull’Olanda – dice il dirigente accompagnatore azzurro Gigi Riva -. Il calcio è questo, anche se alla Fifa il pallone non sembra interessare più di tanto e si pensa di più alla propria organizzazione».
Al di là della scelta delle teste di serie, Blatter è convinto che sarà «un Mondiale delle grandi squadre, di calcio d’attacco, molto tecnico ma anche rapido. Le favorite? Non ne vedo una in particolare. Le possibili sorprese? Le quattro nuove squadre africane, il calcio nel continente nero è in grande sviluppo. E l’Angola è un Paese che ha sempre rappresentato il vivaio del Portogallo e del Brasile...». Sulle novità tecnologiche, il presidente della Fifa precisa che «non è certo l’utilizzo del pallone con il microchip. L’ultimo esperimento lo faremo al Mondiale per club di dicembre in Giappone». E applaude alla moviola, perché «la tecnologia dà la possibilità agli arbitri di rivisitare i loro errori e vedere come possono migliorarsi».
Blatter promuove anche l’Italia per l’Euro 2012 («ma dovrà fare uno sforzo enorme per modernizzare gli stadi»), dà una stoccata a Collina («la Figc ha fatto bene a impedirgli di arbitrare contemporaneamente al suo impegno di testimonial di uno sponsor che patrocina anche una squadra di serie A»), auspica il professionismo dei fischietti «per evitare la corruzione» e indica in Maldini il giocatore meritevole del Fifa World Player.
Intanto a Coverciano tiene banco la questione del contratto di Lippi, già aperta dal ct in un’intervista alla vigilia di Olanda-Italia. «Lippi ha fatto un eccellente lavoro, se gli facesse piacere prolungare il suo contratto oltre il 2006, la Federazione sarebbe favorevolissima», l’opinione del presidente della Figc, Carraro. No, grazie, preferisco parlarne dopo i Mondiali, la risposta di Lippi: «Il fatto che se ne parla fa piacere, vuol dire che c’è stima, ma onestamente non ci siamo dati appuntamenti. Non credo che ne parleremo prima dell’appuntamento in Germania, perché bisognerà vedere come ci si comporterà lì». Non è un tecnico pronto a rimanere a dispetto dei risultati, alla Juve quando capì che il ciclo era finito rinunciò al nuovo accordo sei mesi prima. La dichiarazione di Carraro ha dunque spiazzato Lippi ma anche i vicepresidenti Mazzini e Abete. Soprattutto per l’esperienza con Trapattoni, al quale fu rinnovata la fiducia prima del Mondiale nippocoreano.

Di fatto, l’atto di Carraro è una dichiarazione pubblica di fiducia verso Lippi senza però sottoporre materialmente il contratto. Il ct per ora pensa solo alla squadra da schierare con la Costa d’Avorio: probabile una staffetta tra Gilardino e Toni.

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