di Enzo Palmesano
Caro direttore, vedo che il vituperatissimo Silvio Berlusconi paga subito sull’unghia i 560 milioni di euro che deve a Carlo De Benedetti per sentenza della magistratura (sul lodo Mondadori). Mentre lo statista Italo Bocchino si ostina a non versare i soldi che deve al sottoscritto, giornalista professionista da circa 15 anni (e non sono 560 milioni di euro e si tratta di soldi frutto di finanziamento pubblico). Ecco, in breve, la storia del sopruso di cui sono vittima.
Nel 1996 fui il primo direttore responsabile del nuovo quotidiano «Roma » di Napoli, di cui l’onorevole Italo Bocchino era ed è l’editore. Il 15 dicembre di quell’anno,circa 15 anni fa, venni licenziato per ritorsione dopo che mi ero opposto - per una questione di decenza, prima ancora che per un’esigenza di giustizia- al licenziamento di un giornalista.
Mi affidai ai legali dell’Associazione napoletana della Stampa (alla quale ero allora iscritto), gli avvocati Calcedonio Porzio e Adelino Pulcinaro, e, pur essendo in
possesso di una sentenza definitiva e quindi di un titolo esecutivo per la mia indennità di fine rapporto e per stipendi mai ottenuti, l’onorevole Italo Bocchino non paga. E sono soldi frutto di finanziamento pubblico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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