Marisa de Moliner
da Milano
Pochi italiani quest'estate supereranno la prova costume. Uno su tre è in sovrappeso e uno su dieci è obeso. E i bambini non sono da meno: l'obesità riguarda il 13% dei piccoli. E tra gli stili di vita scorretti maggiormente imputabili è la prima colazione. Troppo spesso assente o inadeguata. Chi la salta ingrassa di più. È quanto ha sostenuto ieri a Milano in occasione del suo Terzo congresso nazionale la Sio (Società italiana dell'obesità) che ha anche pesato gli italiani. Il primo posto nella classifica delle taglie forti spetta alla Campania, l'ultimo alla val d'Aosta. La maggior parte dei nostri connazionali non presta adeguata attenzione alla prima colazione, stando a un'indagine Eurisko. Se 25 italiani su cento consumano un cappuccio e brioche in fretta e furia al bar, 15 si limitano a una tazza di caffé e 8 non prendono nulla. Insomma, la metà o quasi degli italiani mangia male al mattino. Comportamenti non certo graditi ai nutrizionisti che bocciano anche la modalità di fare colazione: il 66% le dedica meno di dieci minuti. Una fretta pericolosa in quanto nemica della dieta. Sono davvero pochi che considerano questo pasto uno se non il più importante: solo il 15% fa colazione seduto a tavola in famiglia. «Eppure, sono ampiamente dimostrati i benefici della prima colazione sulle abitudini alimentari - spiega Michele Carruba, presidente della Sio - e quindi sulla prevenzione di numerose malattie tra cui l'obesità».
«La prima colazione è uno dei momenti fondamentali anche della giornata del bambino» aggiunge Giuseppe Banderali, della Clinica pediatrica dell'ospedale San Paolo di Milano. «E si associa a stili di vita favorevoli - prosegue - i giovani che la saltano, infatti, sono più facilmente preda dell'alcol e fumo oltre a praticare poco esercizio fisico sin dall'adolescenza. È dimostrato poi che i giovani che consumano abitualmente la prima colazione hanno una migliore performance neurofunzionale e scolastica, perché una buona colazione fornisce un'importante quota d'energia dopo il digiuno notturno. Infine, i bambini che fanno colazione hanno un miglior comportamento alimentare: sono più equilibrati nei pasti successivi».
Saltare la colazione o abbandonare quella di tipo mediterraneo per una più proteica di stile anglosassone come sembra facciano sempre di più i giovani, e non fare esercizio fisico, un comportamento quest'ultimo comune a oltre metà dei nostri connazionali, della popolazione. «I risultati della combinazione di questi elementi - sottolinea Philip James, presidente dell'International Obesity Task Force - sono sovrappeso e obesità. In Europa, il fenomeno è in rapida crescita negli adulti. Nei diversi Paesi i tassi di obesità variano tra il 19 e il 27% negli uomini e raggiungono il 38% nelle donne. Il problema più allarmante è però quello dei bambini. L'Organizzazione mondiale della sanità stima che in Europa un ragazzo su cinque sia in sovrappeso. Le ricerche rilevano che l'Italia è uno dei Paesi maggiormente colpiti dal sovrappeso e dall'obesità infantili». E i numeri rendono bene il fenomeno. In Italia se tra gli adulti uno su tre è in sovrappeso , e precisamente il 33,4%, uno su dieci ,il 9,1%, è obeso, ai bambini e agli adolescenti va decisamente peggio. Ben il 13% è affetto da obesità. Il quadro dei cicciottelli è ulteriormente dettagliabile. Il 26,9% dei maschi e il 21,2% delle femmine tra i sei e i diciassette anni è in sovrappeso, con un picco nella fascia dei primi anni di scuola: il 33,6% dei maschi e il 34,6 delle femmine tra i sei e i nove anni.
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