da Roma
Di singoli da promuovere non ne ha. Così anche per Andrea Bocelli, 52 milioni di dischi venduti in 12 anni, è arrivato il momento del riepilogo. Domani esce Vivere il primo greatest hits del tenore toscano: 16 brani ripuliti da un buona rimasterizzazione (ma interessa ancora la qualità?) di cui 3 inediti per letichetta Sugar. E siccome in quei tre: Io ci sarò, (Lang Lang al piano), Bellissime Stelle (firmato da Pacifico) e A te (Kenny G al sax) cè il vellutato zampino della coppia di produttori Foster-Gatica (Pausini, Bublè, Dion e in passato Sorrenti, Chicago, Manhattan Transfer, De Barge) viene il sospetto che siano destinate al successo. Nel frattempo gli spettatori dellAuditorium romano lo ritrovano stasera allinaugurazione della Festa del Cinema.
Cosa canterà?
«Poca roba. Unapparizione, solo un paio di romanze, Lucean le stelle e La donna è mobile, giusto per ringraziare dellinvito...».
In un (inedito) silenzio di tomba parla Bocelli. E prende spunto proprio dallattenzione speciale che gli viene rivolta.
«Adoro la classica e il silenzio, puoi pensare. Oggi si abusa della musica ovunque, ma la musica dovrebbe essere terapeutica, invece i giovani si bombardano con ritmi assordanti e monocordi».
Invece Bocelli che cosa ascolta?
«Ascolto e compro di tutto. Ogni giorno, come un pazzo. Mi piacciono gli anni Sessanta italiani e la classica. E mi piace dare linfa ai miei tre impianti stereo di casa».
Non bada a spese musicali, del resto ha venduto 18 milioni di copie con un solo cd, Romanza.
«Non mi pesa questo dato. Anzi, grazie a quellalbum sono riuscito a risolvere gran parte dei miei problemi finanziari».
Dopo la scomparsa di Pavarotti lei diventa il numero uno tra i tenori pop, una bella responsabilità
«Non scherziamo, con la sua morte si è chiusa unepoca, un artista irripetibile».
Ultimamente ha declinato qualche invito a duettare dal vivo, cosè stanchezza, pigrizia?
«Non direi. Ora che mi ricordo però ho rifiutato linvito di Whitney Houston a Verona, forse sono diventato pigro e poi ho il terrore dellaereo e questo nuovo cd mi costringerà a volare spesso negli Usa».
Alla fine anche Bocelli viene risucchiato dai tormentoni politici del momento: Grillo e il Pd di Veltroni.
«Partito democratico? Non cè una domanda di riserva?».
Niente da fare, le note che interessano di più sono sempre quelle politiche.
«Il Pd mi sembra sia nato per creare qualcosa di nuovo, per dare nuovo corso alla storia della politica italiana». Retromarcia. «Ma sono solo un cantante non mi piace alzare la voce su queste cose».
E Grillo?
«È luomo giusto al momento giusto. Il caso Grillo è scoppiato perché cera un problema. Mi auguro che abbia un seguito, che qualcosa cambi».
Nel cd cè Bocelli in pillole ma era impossibile non bucare qualcosa. Ci sono gli immortali Con te Partirò (archi finalmente materici) e Romanza.
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