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BOLOGNA Bombe molotov contro la scuola media, fermati due dodicenni

«Qualcuno se l’è cantata, io non faccio l’infame». Parole scandite con durezza, occhi negli occhi con il dirigente di polizia. Ieri pomeriggio, nelle stanze del commissariato Santa Viola di Borgo Panigale, periferia di Bologna: davanti agli agenti c’è uno dei principali indiziati dell’attacco con bottiglie molotov alla scuola media Alessandro Volta. L’indiziato ha 12 anni. A 24 ore dall’atto vandalico la polizia è infatti risalita ai responsabili: una baby gang; due dodicenni e un quattordicenne, tutti alunni dell’istituto. A scoprirli sono stati gli agenti del commissariato S.Viola, dopo che il questore Luigi Merolla aveva sollecitato il massimo impegno nelle indagini sull’episodio. Il gruppetto di vandali ha voluto «strafare» e così si è tradito. Nel pomeriggio, dopo la scoperta del danneggiamento, non contenti hanno fatto due telefonate anonime alla scuola, intimando alla preside di chiudere per 15 giorni. Altrimenti - hanno minacciato - avrebbero bruciato l’intero istituto. Nei dintorni c’erano molti studenti e anche agenti in borghese, che in breve hanno localizzato un gruppetto sospetto.

Ne hanno portati in commissariato sei-sette, e fra loro c’erano anche i presunti responsabili.

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