Bologna, Delbono in affanno ma il Pdl dà una mano

Il centrodestra è spaccato fra l’ex sindaco che per primo espugnò il fortino rosso, Giorgio Guazzaloca, e il patron del Motor Show Alfredo Cazzola

In lista c’è pure Andrea Mingardi, convinto che anni di canzoni impegnate a sinistra valgano bene un posto a palazzo D’Accursio, magari a occuparsi di cultura e nuove generazioni. Il cantautore ci scherza su: «Conosco Guazzaloca e lo rispetto così come sono amico di Cazzola: posso dire che in entrambi c’è... Delbono». Eppure non è stata una passeggiata, quella del fu Pci a Bologna, ma una pedalata sul Pordoi. I sondaggi per mesi hanno avvertito: rischio ballottaggio in arrivo. Potenza, anche, di un’eredità non proprio comoda da gestire, quella del «sindaco in fuga» Sergio Cofferati, guai a nominarlo da queste parti, la parola d’ordine è: non ricordare agli elettori la giunta dello «sceriffo». La situazione per il candidato sindaco Pd Flavio Delbono è migliorata nelle ultime settimane. Non perché il Pd abbia smesso di litigare, anzi, nei Circoli è guerra intestina perenne sui candidati.

Il merito è del centrodestra, spaccato fra l’ex sindaco che per primo espugnò il fortino Giorgio Guazzaloca e il patron del Motor Show Alfredo Cazzola. I due candidati hanno fatto una campagna elettorale senza esclusione di colpi. Fra loro più che col Pd.

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