Mentre a Milano ci sinterroga su tempi e modi adatti a introdurre la tassa di ingresso in città, esistono casi, in Italia e allestero, in cui sono già stati presi provvedimenti analoghi. A cominciare da Bologna, dove il sindaco Sergio Cofferati a marzo ha deliberato per regolare laccesso dei non residenti alla Zona a traffico limitato. Due i tipi di ticket: giornaliero o valido per 4 giorni, al costo di 5 e 12 euro, non cumulabili e spendibili fino a un massimo di tre ingressi nello stesso mese solare. Si paga con sms comunicando ai vigili codice del biglietto e targa del veicolo, previa ricezione del «via libera». In Europa lesempio più avanzato di misure anti-traffico è in vigore a Londra dal 2003. Qui il major, Ken Livingstone, ha fissato una tariffa di 8 sterline (quasi 12 euro) che consente di spostarsi in centro in determinati orari. Non esistono caselli, si assolve un pedaggio «virtuale» con carta di credito o contanti. Il sistema di controllo vede allopera 688 telecamere, ma sono previste alcune deroghe. A Oslo, capitale della Norvegia, dal 90 lingresso in città è contingentato ad un costo che varia da 10 a 20 corone (ossia 1,30-1,60 euro). A Stoccolma, nei feriali, gli automobilisti pagano sia in entrata sia in uscita lequivalente di 1 o 2 euro. La sperimentazione è durata sette mesi, con un incasso di oltre 8 milioni di euro. Entro un mese si deciderà per referendum se rendere permanente la soluzione. Nel mondo è la città-Stato di Singapore a vantare il sistema più avveniristico, e anche più «antico».
Dal 1975, entrare in città costa lequivalente di 2 euro. Lesazione manuale è stata sostituita dal Telepass, e si pensa già allinstallazione obbligatoria di rilevatori satellitari sulle auto con un dazio di 20 centesimi per ogni miglio percorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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