La punta del Livorno e comunista coi controfiocchi Cristiano Lucarelli sventola bandiera... bianca. Sarà pure colpa della crisi, ma il Corriere di Livorno, di cui è editore il bomber toscano, dovrà chiudere i battenti. E lasciare a casa giornalisti e poligrafici. Un brutto colpo davvero per chi dice di aver a cuore la classe operaia. «Le copie vendute erano al di sotto delle aspettative e lo scarso interesse di alcuni imprenditori - si giustifica Lucarelli nelleditoriale sulla prima pagina di ieri - mi hanno fatto riflettere sulleventualità di cessare le pubblicazioni entro la fine del 2009». Un fallimento dichiarato dopo soli due anni di vita, visto che la testata aveva debuttato in edicola il 9 settembre 2007.
Ma forse, come ipotizza lo stesso tycoon di provincia, resta unultima possibilità di sopravvivenza: «Vendere il giornale ai semafori con gli strilloni». Già, magari in attesa che scatti il rosso. Eppure i giornalisti non vogliono sentir ragioni: «Noi continueremo a lavorare...».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.