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Bonfiglio, il tennis di casa nostra grande sconfitto tra gli under 18

Tutti battuti gli atleti italiani: al torneo si parla straniero in campo maschile e femminile

Il trofeo «Bonfiglio», internazionale di tennis under 18, ha battuto il maltempo nella settimana più piovosa dell’anno, mentre i miracoli organizzativi hanno rispettato il programma: le finali odierne sui campi del T.C.Milano-Bonacossa meriterebbero un po' di sole.
Bilancio negativo per il tennis giovanile italiano. Quel poco ch’era rimasto nella gara femminile con Nastassja Burnett, romana di madre polacca, è stato cancellato dalla chiara superiorità tecnica della romena Halep, approdata alla finale con un duplice 6-1. La Burnett, che si allena prevalentemente a Barcellona, è tecnicamente bene attrezzata e vanta margini di progresso: in ogni caso rappresenta quanto di meglio l’Italia offre al momento. Dietro Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani c’è ben poco. Quasi il vuoto. La Halep affronta stamane (ore 10.30) la serba Jovanovski, per la quale si può ipotizzare un futuro consistente, nella scia del duo Jankovic-Ivanovic protagonista al vertice del tennis mondiale.
Discorso in fotocopia per il settore maschile. Un anno fa successo di Matteo Trevisan, oggi è stato una delusione. Il migliore, Miccini, finora alla scuola di Bollettieri in Florida, si allenerà da giugno al centro federale di Tirrenia. Ma prima di pensare all’avversario deve risolvere i propri problemi caratteriali, che l’hanno portato alla piazzata contro l’arbitro sino a farsi espellere dal torneo. Ha comunque mezzi potenziali per ulteriori progressi. In fatto di risultati il migliore è stato Riannessi, mancino spezzino, malamente uscito nei quarti di finale contro il brasiliano Cunha dopo aver sprecato un set-point nella seconda frazione e poi crollato psicologicamente.
Il maltempo ha influito sull’andamento delle semifinali maschili, dapprima avviate a senso unico, tre ore di sosta causa pioggia hanno rimandato negli spogliatoi e poi restituito al campo giocatori che stavano subendo pesanti sconfitte, trasformati psicologicamente. Il belga Goffin era sotto 1-6 con il brasiliano Cunha. Al rientro in campo era di nuovo quello che il giorno prima aveva dominato l’australiano Tomic, grande favorito del torneo; pareggiato il conto dei set era andato a condurre 5-0 nel terzo, tornando il fantasma del mattino sino a sprecare due facili match-point e farsi raggiungere a cinque pari. L’argentino Pella, proveniente dalle qualificazioni, veniva graziato dal russo Kuznetsov, match-point nel secondo set, poi pur costretto sempre a inseguire sino al 6 pari della frazione decisiva si aggiudicava di misura il tie-break con una regolarità che ricordava i tempi di Vilas.


Semifinali femminili: Halep (Romania)-Burnett (Italia) 6-1 6-1; Jovanovski (Serbia)- Berlinecje (Germania) 6-3 6-2. Semifinali maschili: Goffin (Belgio)-Cunha (Brasile) 1-6 6-4 7-5; Pella (Argentina)-Kuznetsov (Russia) 3-6 7-5 7-6. Oggi le finali (ore 10.30)

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