Bongiorno: «Non vado al Festival Panariello? Non legga i giornali»

Il re dei quiz sarà presente solo negli spot. «Sto lavorando al mio nuovo show di aprile»

Laura Rio

da Milano

Salve, Mike. Allora, prima di candidarsi a senatore, passerà di nuovo a Sanremo.... così magari gli porterà fortuna...
«Chi l’ha detto? Io quest’anno non vado all’Ariston».
Bongiorno, alla soglia degli 82 anni, risponde al telefono con quello stupore infantile che da cinquant’anni affascina il suo pubblico. Ancora capace di sorprendersi dei complicati giochi televisivi di cui non si interessa minimamente.
Circolava la voce che sarebbe stato presente sul palco durante la seconda serata...
«Ma no... ci sarò solo virtualmente: ho registrato due spot insieme a Panariello, due telepromozioni per la Wind».
Be’, allora un piccolo contributo al carrozzone festivaliero lo dà, del resto dopo essersi sobbarcato undici edizioni, non poteva dimenticarsi di Panariello...
«Mi hanno chiesto di partecipare. Ma in questo periodo ho troppo da fare e non ho potuto fare di più».
Allora può dare qualche consiglio al presentatore..
«Oh, lui non ha bisogno di alcun consiglio, è così bravo, un grande professionista».
Gli dica almeno quali sono i pericoli da evitare...
«Non deve leggere i giornali. Per non farsi travolgere dalle polemiche. A volte il Festival viene criticato anche molto duramente, ma non bisogna farsi prendere dal panico. Si deve stare tranquilli, far finta di nulla e continuare imperterriti con il proprio lavoro».
Sulla carta, come le sembra la kermesse di quest’anno?
«Non ne ho la più pallida idea. Non ne sono niente. Ho troppo da fare per potermene occupare. Non so neppure chi sono i cantanti in gara».
Ma guarderà le serate?
«Non so, forse. Se avrò tempo. Ora ho appena finito di registrare gli altri spot per la Wind con Fiorello (in cui facciamo due barboni). E poi devo preparare il nuovo show per Mediaset».
Il nuovo game in prima serata su Rete 4, quello che Mediaset le ha prontamente offerto dopo che il direttore generale Rai Alfredo Meocci ha cercato di farla tornare a lavorare per l’azienda di Stato...
«Sì, stiamo studiando cosa fare. Si arriverà a una decisione nei prossimi giorni. Per ora so solo che partirà da metà aprile, e andrà in onda il venerdì».
A lungo lei si era lamentato di non trovare più un adeguato spazio a Mediaset, di non avere programmi di punta...
«A dir la verità qualche prima serata l’ho sempre fatta: Bravo bravissimo, Viva Napoli, la prima edizione e le serate finali di Genius. Ora sono contento di questo nuovo show. Così come sono felice di raccontare cinquant’anni di storia della televisione italiana su Raiuno».
Quindi, alla fine, Mediaset le ha dato il permesso...
«Ma sì, la mia richiesta di un permesso era una boutade, me lo avevano dato subito. Ho anche chiesto consiglio a Silvio Berlusconi che mi ha detto “purché non te ne vai definitivamente”. Infatti è solo un prestito, vado in Rai solo per questo programma che partirà a fine settembre: Meocci mi ha voluto perché sono una persona che di Tv ne ha fatta e vista tanta».


Sempre che non diventi senatore...
«Di questa storia ha parlato solo la Pivetti nel suo programma Liberi tutti. E Berlusconi ha fatto solo una battuta. A me dopo non è stato chiesto nulla. Non ho più sentito nessuno. Si vedrà...».

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