Ci risiamo. Ogni volta che qualcosa va storto la Bonino minaccia di lasciare. Prima era per la raccolta delle firme della lista dei radicali in tutta Italia. Adesso è per il decreto interpretativo con il quale il governo ha ridato fiato alla campagna elettorale del centro-destra. Ieri, però, ha fatto marcia indietro in diretta su Rai Tre nel corso di una Tribuna elettorale. «I cittadini non sono sudditi - ha affermato il candidato del centro-sinistra -. Lo devono cominciare a capire per non lasciarsi trattare come tali. I cittadini hanno a disposizione larma del voto che può punire leccesso di arroganza». Alla giornalista che le chiedeva se stesse pensando a ritirarsi dalla competizione elettorale, la Bonino ha risposto: «non sono una che getta la spugna e credo che lintero Paese si debba interrogare su come battere meglio questa arroganza. Non bisogna dare per scontato che tutto continui come prima perché se succede in campo elettorale, allora può succedere ovunque. Ritengo che la legalità aiuti anche lo sviluppo economico del Paese perché in assenza di regole vincono sempre gli stessi».
Che il clima, a tre settimane dal voto, stia iniziando ad arroventarsi lo dimostra anche lassenza di fair play da parte della Bonino. Lassenza della sua antagonista, Renata Polverini, alla trasmissione ha dato il destro alla Bonino per un commento al vetriolo: «un atto di scortesia verso gli ascoltatori e irrispettosa nei confronti delle candidate». Dalla tv alla radio. Ospite della trasmissione «Un giorno da pecora» di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, la Bonino non ha saputo rispondere correttamente alla domanda: con quali regioni confina il Lazio?
Nellelenco della candidata del centro-sinistra (originaria di Cuneo ma da molti anni trapiantata nella capitale) sono presenti Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise e Campania. Mancano però le Marche e lo Stato vaticano (domanda trabocchetto dei simpatici conduttori). La Bonino però non sembra prenderla molto bene e si rifiuta di rispondere a quella successiva: quanto è lungo il Tevere. Per fortuna esistono ancora le convention. Quei luoghi dove si radunano i fan e gli appassionati a senso unico. E così, al teatro Traiano di Civitavecchia, la Bonino si è gustata un bagno di folla, con qualche buontempone che la indicava come prossimo capo dello Stato.
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