Sapere che musica ascolta un essere umano è come fargli lesame del Dna, dice Jovanotti. Così la rivista Rolling Stone ha chiesto alle stelle del rock internazionale le loro canzoni preferite, da scaricare su mp3, e non mancano le sorprese. «I Beatles sono la più grande rock band delluniverso», pontifica il fracassone per eccellenza Ozzy Osbourne piazzando tra i suoi favoriti dieci brani dei «Fab Four» che vanno da She Loves You allorchestrale The Long and Winding Road. Anche Bono è monotematico e punta su David Bowie, con 15 pezzi guidati da Space Oddity (ormai sigla degli U2) tra cui spiccano Starman («fu la prima volta che ascoltai David») e Up the Hill Backwards («sembra parlare della mia vita»).
Cosa piace a Keith Richards? Il blues naturalmente, ma non «vuole essere banale»; quindi recupera un traditional come Stagolee cantato dallo «one man band» Jesse Fuller, When Did You Leave Heaven del controverso Big Bill Broonzy, le armoniche di Little Walter e Slim Harpo (della Blues Hangover di questultimo dice: «Suonarla equivale a provare i postumi di una sbronza con tutta la band»), Piece of My Heart di Emma Franklin (resa celebre da Janis Joplin) e il reggae di Gregory Isaacs. Lamico rivale Mick Jagger invece va dritto sui classici con First Time I Met the Blues e via via Muddy Waters, Robert Johnson (Stones In My Passway), il predicatore cieco Blind Willie Johnson (Dark Was the Night Cold Was the Ground) e un tocco di Ray Charles (Lonely Avenue perchè amo Doc Pomus, un grande autore sottovalutato ma non dal sottoscritto»).
Fra tanti mostri sacri di una certa età, vediamo come la pensano i «ragazzini», ad esempio su cosa è costruito il futuristico suono dei Coldplay. Il brano prediletto da Chris Martin è Hunting High and Low degli A-ha, seguito da Running Up That Hill di Kate Bush e A Sort of Homecoming degli U2. Se poi si prende Bad di Michael Jackson e la si mischia a Mr Brownstone dei Guns nRoses, Orange Crush dei Rem e Brilliant Disguise di Springsteen il cocktail Coldplay è servito. Al primo posto mette il Dylan di Thunder On the Moutain, ma poi Elton John ascolta solo musica ultramoderna tra cui Back to Black di Amy Winehouse (la moderna Dusty Springfield), il rap di Eminem («mi ha fatto sempre molto ridere, ma anche pensare») e di Plan B, lelettronica, ci cui va pazzo, dei Brothers e persino Bad Romance di Lady Gaga. Sheryl Crow esplode negli anni Novanta ma le sue radici vengono da molto più lontano; dagli anni Settanta di Joni Mitchell (A Case of You dal meraviglioso album Blue), You Can Close Your Eyes di James Taylor, Me and Bobby McGee di Kris Kristofferson.
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