Boonen fa tris. Pozzato: «Coperto di sputi»

Fortuna. C’è chi sostiene che la Roubaix non la si possa vincere senza un pizzico di buona sorte, ma su queste strade la fortuna deve coincidere con lo stato di grazia del fisico e della mente. Devi soprattutto avere la capacità di osare. Quello che è successo domenica scorsa, dì di Pasqua, a Tom Boonen, l’uomo annunciato, fortunato ma forte come nessuno, che ha strapazzato tutti con la forza degli audaci, a cominciare dal nostro Filippo Pozzato, buon secondo, ad una manciata di secondi. Il 28enne belga domenica è entrato ufficialmente nella storia della «regina» delle classiche. Con le sue tre vittorie (otto partecipazioni, anche un secondo, un terzo e un sesto posto) ha eguagliato Merckx, Moser e Museeuw. Ma anche Van Looy, Rebry e Lapize. Meglio di loro solo «monsieur Roubaix»: Roger De Vlaeminck a quota 4.
«Tre volte ha già vinto e altre tre volte potrà vincere», profetizza Francesco Moser. Passando alla corsa, è stata semplicemente fantastica. Dopo 42 km dal via Knaven promuove la prima fuga. Con lui vanno il nostro Angelo Furlan e altri nove corridori. La Foresta di Arenberg fa la solita selezione e all’inseguimento dei fuggitivi restano circa 25 corridori con i nostri Quinziato e Pozzato messi molto bene. Tornado Tom (caduto al km 130), comincia una serie di forcing spaventosi. Prima di Orchies, settore 12 di pavè, il gruppetto di Knaven viene riassorbito: 18 corridori in testa. A 58 km dal traguardo attacca Haussler, con lui restano Quinziato, Flecha, Weylandt e Klostergaard. Ai 53, ancora Boonen suona la carica. Pozzato e Hushovd non lo perdono di vista, poi rientrano altri cinque e tra questi Quinziato che però cede quando Boonen dà ancora gas. Con il belga restano solo il Pippo, Flecha, Hushovd, Van Summeren e Hoste.
La corsa sembra decisa: sei uomini al comando. A 30 km dal traguardo, Boonen fora per la seconda volta e in un baleno cambia bici e rientra. A 16 km dal traguardo, in una curva a sinistra, Flecha cade davanti a Pippo che con un’acrobazia schiva la caduta che però fa fuori Van Summeren e Hoste. Boonen e Hushovd tirano dritto: sono al comando, con Pippo che insegue a qualche secondo. Ma pochi chilometri dopo, nel Carrefour de l’Arbre, un’altra curva a sinistra è fatale al norvegese che in uscita urta alcuni spettatori e finisce anche lui a terra. Siamo alla resa dei conti. Boonen contro Pozzato: così doveva essere e così è. Pippo ha pochi secondi da recupare e sembra in grado di resistere, ma il sogno svanisce ben presto. Tom arriva a Roubaix a un giro di vantaggio sul vicentino. «Ha vinto un grande campione - dice Pozzato -. L’unica cosa che mi dispiace è il comportamento del pubblico belga: mi hanno coperto di sputi».


Infine, l'organizzazione della Roubaix ha fornito notizie tranquillizanti circa i feriti più gravi dell'incidente che ha visto una moto uscire di strada falciando 16 persone e ferendone gravemente tre. Tutti i feriti hanno passato la notte senza complicazioni e per nessuno di loro ci sarà bisogno di un intervento chirurgico.

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